TRINITAPOLI (BT). Continuano le polemiche sui fondi degli affitti destinati,secondo le opposizioni ,ad altre spese lasciando i cittadini beneficiari del fondo ancora a secco.Su questa problematica è intervenuto il segretario politico di Sel Luigi Panzuto: «Come da tempo sostengo, a Trinitapoli l’Amministrazione comunale, contrariamente a quanto proclamato in campagna elettorale e scritto nel proprio programma, è poco attenta ai problemi dei cittadini.Infatti, secondo quanto stabilito nella Legge 431/98, la Regione Puglia con delibera di Giunta n. 2076 del 23/09/2011 ha provveduto al riparto dei fondi per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione.Da tali fondi la Regione Puglia ha assegnato al Comune di Trinitapoli la somma di 76.335,29 euro.Il Comune si è impegnato a cofinanziare il fondo per gli affitti con una somma di 10.000 euro.In conseguenza di ciò la Regione Puglia ha assegnato al Comune di Trinitapoli la somma ulteriore di 29.000 euro come premialità del cofinanziamento comunale.Facendo un po’ di conti, il fondo per gli affitti ammontava a 115.000 euro circa.Tale somma, che è stata versata dalla Regione al Comune di Trinitapoli il 22 agosto scorso, doveva essere ripartita alle 222 famiglie che avevano presentato domanda di accesso ai benefici per il fitto.Ma nonostante la graduatoria sia pronta da tempo, i cittadini stanno ancora aspettando l’assegnazione delle somme che gli spettano.Come mai questi ritardi nel pagare i cittadini?Dopo aver chiesto informazioni agli uffici comunali competenti, risulta che i fondi sono stati utilizzati per altri scopi, nonostante i fondi (almeno per quanto riguarda la parte regionale di 105.000 euro) sono a destinazione vincolata.Spero solo che l’errore dell’Amministrazione sia dovuto alla inesperienza amministrativa e non ad un preciso indirizzo politico che andrebbe a totale svantaggio dei cittadini e delle famiglie di Trinitapoli.È opportuno pertanto che l’Amministrazione comunale si ravveda e paghi immediatamente i cittadini che ne hanno diritto con i fondi già destinati a tale scopo, secondo quanto previsto dalla legge».
Michele Mininni
Michele Mininni