BARI. “A loro è affidata la nostra sicurezza e in diverse occasioni hanno dimostrato quanto il loro intervento sia fondamentale. Hanno tratto in salvo persone, scongiurato pericoli e incidenti gravissimi e molto di quello che fanno, ogni giorno, quando piove e nelle tormente, neppure lo si immagina. A volte mettono a rischio la loro stessa vita e se non fosse per lo spirito di servizio che li anima non si spiega come ancora riescano a lavorare con i mezzi risicati, vecchi, a volte persino fatiscenti e inadeguati di cui dispongono. Si tratta dei vigili del fuoco di Barletta. Ogni giorno sono chiamati a verificare le condizioni di sicurezza degli altri, ma nella loro sede, poco più di un mese fa c’è stato un black out e una loro campagnola è finita fuori strada per la rottura di uno pneumatico, visto che non vengono cambiati, non ci sono i soldi per farlo. Sono solo 48 quelli in servizio, neppure la metà di quelli che dovrebbero essere tenuto conto del territorio, fra personale amministrativo e operativo. Una squadra in turno non riesce quasi mai raggiungere le dodici unità , c’è sempre qualcuno in ferie, o in malattia e per i salti programmati.
Parlare ora di comando provinciale ha poco senso, visto che non si sa neppure che fine farà la provincia, ma certo se la trasformazione ci fosse stata a tempo debito, come per gli altri uffici periferici dello Stato, forse oggi le cose sarebbero diverse. Ciò però non toglie che la situazione è critica oltre che paradossale e che si deve intervenire. I rappresentanti sindacali aziendali e la sezione funzione pubblica della Cgil hanno chiesto a tutti i rappresentanti istituzionali di intervenire, ma nulla s’è mosso se non parole come spending review, tagli e zero risorse brandite come sciabole al cospetto di chi chiede interventi, non per essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio dovere.
Sarà mia premura sollecitare la Regione e anche le istituzioni cittadine, la Commissaria e il Prefetto, a prestare attenzione e impegno nei confronti di questa situazione che rende precaria la sicurezza di un intero territorio, non solo della città di Barletta”.
Così il consigliere regionale Franco Pastore (PSI Gruppo misto).
Parlare ora di comando provinciale ha poco senso, visto che non si sa neppure che fine farà la provincia, ma certo se la trasformazione ci fosse stata a tempo debito, come per gli altri uffici periferici dello Stato, forse oggi le cose sarebbero diverse. Ciò però non toglie che la situazione è critica oltre che paradossale e che si deve intervenire. I rappresentanti sindacali aziendali e la sezione funzione pubblica della Cgil hanno chiesto a tutti i rappresentanti istituzionali di intervenire, ma nulla s’è mosso se non parole come spending review, tagli e zero risorse brandite come sciabole al cospetto di chi chiede interventi, non per essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio dovere.
Sarà mia premura sollecitare la Regione e anche le istituzioni cittadine, la Commissaria e il Prefetto, a prestare attenzione e impegno nei confronti di questa situazione che rende precaria la sicurezza di un intero territorio, non solo della città di Barletta”.
Così il consigliere regionale Franco Pastore (PSI Gruppo misto).