A passeggio tra segni, storie e monumenti di Bari

Vittorio Polito. È stato presentato nella Sala Consiliare del Comune di Bari da Antonella Rinella, capo di Gabinetto del Comune di Bari, da Carmelo Calò Carducci, storico, e dall’illustratore Andrea Dentuto e da Gino Dato, editore,  il volume di Teresa De Francesco “Bari racconta – Segni storie e monumenti” (Progedit Editore – pagine 240, € 24).

L’autrice, da sempre appassionata di storia e dei monumenti della sua città, non è nuova a questo genere di pubblicazioni: ha diffuso un sito web sulle masserie del Comune di Bari, il volume “Uomini e istituzioni culturali in Terra di Bari tra XIX e XX secolo”, ha vinto premi di studio, è stata operatrice didattica della città vecchia per conto della Pinacoteca Provinciale, insomma conosce molto bene la materia della quale si interessa ed a giudicare dalla pubblicazione della quale parliamo il giudizio non può che essere ottimo.

Bari è tra le più belle città d’Italia, anche se in questi ultimi tempi il degrado è sempre più evidente, ma Teresa De Francesco ha pubblicato uno dei primi libri destinati a ricordare il secondo centenario della Bari nuova, la Bari murattiana, la cui prima pietra risale al 25 aprile 1813. Un volume che  propone un approccio visivo con i luoghi della città, una passeggiata, quartiere per quartiere. Ci sono tutti. Teresa, una giovane viaggiatrice ci accompagna alla scoperta di Bari attraverso storie, segni, personaggi e monumenti, riuscendoci abbastanza bene. Strade, palazzi, Chiese, San Nicola, monumenti, storia, tutti ingredienti destinati a far conoscere, soprattutto ai giovani, la storia ed i luoghi dei loro quartieri, insomma un utile corredo di esperienza e conoscenza della propria città.

Il volume molto ben illustrato con immagini fotografiche ed illustrazioni di Andrea Dentuto, non si limita a raccontare il Borgo Murattiano, ma estende i ricordi  alla intera nostra città sotto vari punti di vista: storia, quartieri, monumenti, teatri, palazzi vecchi e nuovi, contrade, cultura, ville, aziende, famiglie. In sostanza tutto ciò che dovrebbe sapere ogni buon barese della propria città.

La pubblicazione riporta un utile glossario, un elenco dei siti citati nel testo, ed una essenziale bibliografia per chi volesse approfondire gli studi.
Un libro che dovrebbe essere presente non solo in tutte le biblioteche ed i centri culturali, ma soprattutto in tutte le scuole, poiché è a scuola che si impara a conoscere la storia della propria città.

Infine mi piace ricordare un consiglio di Antonella Rinella che ha invitato i presenti a regalare libri, soprattutto quelli delle case editrici di Bari, facendo così una doppia operazione, quella di diffondere la cultura e quella di dare maggior lavoro ai nostri editori.

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