'Albergo territoriale diffuso', presentato progetto a Taranto
Dario Durante. L'alternativa alla monocultura dell'acciaio passa attraverso la valorizzazione del territorio in chiave turistica: la Provincia di Taranto, infatti, ci prova attraverso il progetto “Albergo territoriale diffuso”, presentato dal vicepresidente Costanzo Carrieri, dal consigliere Marta Teresa Alfonso e dal leader project arch. Terenzio Lomartire.
«Il contratto di sviluppo consiste nella realizzazione di un sistema di valorizzazione urbana, inserito in modo trasversale nei settori del turismo e dell'agricoltura con l'obiettivo specifico del miglioramento dell'attrattività e competitività del territorio».
Sedici comuni e 51 aziende del settore turistico e immobiliare coinvolte coinvolte, una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro nell'ambito dei fondi europei FESR, sette banche interessate con l'obiettivo rivolto verso la rigenerazione urbana per fare il salto di qualità creando turismo e occupazione.
Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di 563 stanze lungo un percorso di 105 chilometri che interessa un'area geografica di circa 250mila abitanti: «invece di costruire palazzi o grattacieli – ha spiegato l'architetto Lomartire – noi sfruttiamo gli spazi in orizzontale per valorizzare il nostro territorio. E per spostarsi da un luogo all'altro si utilizzerà una macchina elettrica, quindi un mezzo di trasporto pulito».
Ai turisti, quindi, sarà consentito scegliere svariati pacchetti vacanza: dalla web library alla possibilità di curare le malattie da stress, dal mare nella stagione estiva alla visita ai luoghi storici di interesse, fino all'enogastronomia di qualità e ai centri benessere.
«Questo progetto – ha affermato Costanzo Carrieri - rappresenta emblematicamente la nostra volontà di scommettere sulle reali vocazioni del nostro territorio sfruttando al meglio altri comparti produttivi, a partire dalla nostra agricoltura. Ma per questo occorre cambiare mentalità, rafforzando il senso di appartenenza alla nostra comunità. L'albergo territoriale diffuso è un'opportunità straordinaria per dimostrare che possiamo farcela, che unendo le forze possiamo ridare speranza alle nuove generazioni».
Il progetto passerà al vaglio del ministero dello Sviluppo Economico, subito dopo si passerà alla fase operativa.
«Il contratto di sviluppo consiste nella realizzazione di un sistema di valorizzazione urbana, inserito in modo trasversale nei settori del turismo e dell'agricoltura con l'obiettivo specifico del miglioramento dell'attrattività e competitività del territorio».
Sedici comuni e 51 aziende del settore turistico e immobiliare coinvolte coinvolte, una dotazione finanziaria complessiva di 90 milioni di euro nell'ambito dei fondi europei FESR, sette banche interessate con l'obiettivo rivolto verso la rigenerazione urbana per fare il salto di qualità creando turismo e occupazione.
Il progetto prevede, infatti, la realizzazione di 563 stanze lungo un percorso di 105 chilometri che interessa un'area geografica di circa 250mila abitanti: «invece di costruire palazzi o grattacieli – ha spiegato l'architetto Lomartire – noi sfruttiamo gli spazi in orizzontale per valorizzare il nostro territorio. E per spostarsi da un luogo all'altro si utilizzerà una macchina elettrica, quindi un mezzo di trasporto pulito».
Ai turisti, quindi, sarà consentito scegliere svariati pacchetti vacanza: dalla web library alla possibilità di curare le malattie da stress, dal mare nella stagione estiva alla visita ai luoghi storici di interesse, fino all'enogastronomia di qualità e ai centri benessere.
«Questo progetto – ha affermato Costanzo Carrieri - rappresenta emblematicamente la nostra volontà di scommettere sulle reali vocazioni del nostro territorio sfruttando al meglio altri comparti produttivi, a partire dalla nostra agricoltura. Ma per questo occorre cambiare mentalità, rafforzando il senso di appartenenza alla nostra comunità. L'albergo territoriale diffuso è un'opportunità straordinaria per dimostrare che possiamo farcela, che unendo le forze possiamo ridare speranza alle nuove generazioni».
Il progetto passerà al vaglio del ministero dello Sviluppo Economico, subito dopo si passerà alla fase operativa.