BARI. In riferimento alle notizie apparse in questi giorni su alcuni organi di stampa, riguardanti presunti coinvolgimenti di militanti dell’associazione in atti vandalici a danno di scuole occupate, CasaPound Italia annuncia che ricorrerà alle vie legali qualora non saranno smentite le accuse, ritenute assurde e infondate.
“Qualcuno non riesce ad accettare la crescita di consensi registrata da CasaPound, sancita anche dal successo della manifestazione nazionale del 24 novembre scorso a Roma, quando circa diecimila persone sono scese in piazza al nostro fianco per protestare contro il governo Monti” dichiara Giulio Quarta, responsabile regionale di Cpi. “C’è chi cerca di proibire le nostre iniziative, chi vorrebbe metterci un bavaglio, chi vorrebbe chiudere le nostre sedi con le bombe, come avvenuto pochi giorni fa a Bologna, e chi diffonde false notizie nel tentativo di offuscare il nostro operato. Dopo il presunto coinvolgimento, puntualmente rivelatosi falso, in una rissa avvenuta nel centro storico, giunge ora la campagna mediatica innescata dall’Uds – continua Quarta – alimentata da alcune testate che, senza verificare le fonti e la veridicità di alcune dichiarazioni, sfruttano il nome di CasaPound per creare allarmismo".
"Chiediamo che venga fatta chiarezza e che sia rilevata la totale estraneità di Cpi con questi deprecabili episodi, in caso contrario saremo costretti ad adire le vie legali per tutelare il nome e l’immagine della nostra associazione. Chiediamo, inoltre, alla stampa locale, di dedicare la stessa morbosa attenzione rivolta agli episodi di cronaca anche alle numerose iniziative svolte da CasaPound sul territorio, ultima delle quali il volantinaggio effettuato nel centro di Bari per promuovere l’assistenza ai disabili negli esercizi commerciali. E’ quantomeno discutibile – conclude il responsabile regionale di Cpi – che si accendano i riflettori su ciò che non esiste e s’ignori deliberatamente ciò che avviene alla luce del sole e che è ampiamente documentabile”.
“Qualcuno non riesce ad accettare la crescita di consensi registrata da CasaPound, sancita anche dal successo della manifestazione nazionale del 24 novembre scorso a Roma, quando circa diecimila persone sono scese in piazza al nostro fianco per protestare contro il governo Monti” dichiara Giulio Quarta, responsabile regionale di Cpi. “C’è chi cerca di proibire le nostre iniziative, chi vorrebbe metterci un bavaglio, chi vorrebbe chiudere le nostre sedi con le bombe, come avvenuto pochi giorni fa a Bologna, e chi diffonde false notizie nel tentativo di offuscare il nostro operato. Dopo il presunto coinvolgimento, puntualmente rivelatosi falso, in una rissa avvenuta nel centro storico, giunge ora la campagna mediatica innescata dall’Uds – continua Quarta – alimentata da alcune testate che, senza verificare le fonti e la veridicità di alcune dichiarazioni, sfruttano il nome di CasaPound per creare allarmismo".
"Chiediamo che venga fatta chiarezza e che sia rilevata la totale estraneità di Cpi con questi deprecabili episodi, in caso contrario saremo costretti ad adire le vie legali per tutelare il nome e l’immagine della nostra associazione. Chiediamo, inoltre, alla stampa locale, di dedicare la stessa morbosa attenzione rivolta agli episodi di cronaca anche alle numerose iniziative svolte da CasaPound sul territorio, ultima delle quali il volantinaggio effettuato nel centro di Bari per promuovere l’assistenza ai disabili negli esercizi commerciali. E’ quantomeno discutibile – conclude il responsabile regionale di Cpi – che si accendano i riflettori su ciò che non esiste e s’ignori deliberatamente ciò che avviene alla luce del sole e che è ampiamente documentabile”.
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