TARANTO. Ancora un caso di truffa ai danni degli anziani dal Tarantino. I Carabinieri della Stazione di Ginosa hanno deferito alla Procura della Repubblica di Taranto per la truffa consumata una 56enne di Siracusa.
La mattina dello scorso 11 novembre, un’anziana donna, 75enne del posto, aveva richiesto l’intervento dei Militari dell’Arma, riferendo di aver appena subito un raggiro.
Il Comandate della Stazione, recatosi prontamente sul posto con i militari di pattuglia, nell’occasione constatò che la vittima era stata truffata da una donna fintasi assistente sociale della ASL.
La truffatrice era riuscita a circuire la donna dicendole che doveva procedere a controllare i numeri di serie di tutte le banconote possedute, facendosele consegnare, dopodiché, alla povera anziana veniva restituita solo la busta contenente una mazzo di schedine del superenalotto al posto delle banconote.
Considerata la gravità del fatto reato, è stata subito avviata l’attività d’indagine che ha avuto una sostanziale svolta alcuni giorni addietro, quando le mire investigative si sono “spostate” su due donne siracusane, controllate più volte nella provincia tarantina, per poi culminare con il successivo riconoscimento della finta assistente sociale da parte della vittima.
Nel corso delle indagini è emerso che la truffatrice, insieme ad una complice, non era nuova a tali reati e che entrambe, dimostrandosi sempre molto gentili e affabili, di fatto sono molto scaltre e specializzate nel compiere tali truffe e furti ai danni di persone anziane, attirando le loro vittime solitamente fingendosi assistenti sociali oppure con il pretesto di distribuire riviste religiose.
La mattina dello scorso 11 novembre, un’anziana donna, 75enne del posto, aveva richiesto l’intervento dei Militari dell’Arma, riferendo di aver appena subito un raggiro.
Il Comandate della Stazione, recatosi prontamente sul posto con i militari di pattuglia, nell’occasione constatò che la vittima era stata truffata da una donna fintasi assistente sociale della ASL.
La truffatrice era riuscita a circuire la donna dicendole che doveva procedere a controllare i numeri di serie di tutte le banconote possedute, facendosele consegnare, dopodiché, alla povera anziana veniva restituita solo la busta contenente una mazzo di schedine del superenalotto al posto delle banconote.
Considerata la gravità del fatto reato, è stata subito avviata l’attività d’indagine che ha avuto una sostanziale svolta alcuni giorni addietro, quando le mire investigative si sono “spostate” su due donne siracusane, controllate più volte nella provincia tarantina, per poi culminare con il successivo riconoscimento della finta assistente sociale da parte della vittima.
Nel corso delle indagini è emerso che la truffatrice, insieme ad una complice, non era nuova a tali reati e che entrambe, dimostrandosi sempre molto gentili e affabili, di fatto sono molto scaltre e specializzate nel compiere tali truffe e furti ai danni di persone anziane, attirando le loro vittime solitamente fingendosi assistenti sociali oppure con il pretesto di distribuire riviste religiose.