BARI. Oltre 79 milioni di euro investiti in strutture residenziali e semiresidenziali dedicate alla disabilità, 44 Centri per la connettività. In arrivo i nuovi assegni di cura per la Sla, i buoni servizio per sostenere l’accesso ai centri diurni e la sperimentazione dei progetti di vita indipendente
“Un giorno all’anno, tutto l’anno. In questi anni, abbiamo concretamente praticato lo slogan che fa da cappello alla Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili 2012, contribuendo alla creazione di una società più inclusiva e accessibile per tutti”, ha detto in apertura di Conferenza stampa l’Assessore regionale al Welfare Elena Gentile.
La Puglia ha attivato negli ultimi anni molteplici linee di azione volte a favorire la piena integrazione sociale delle persone disabili e dei loro nuclei familiari: cominciando nel 2006 con il Progetto “Sax B” per favorire la connettività sociale delle persone disabili e delle associazioni che ne promuovono i diritti, proseguendo nel 2007 con il Piano di Azione “Diritti in Rete” per sostenere progetti specifici di integrazione sociale e scolastica di ragazzi con disabilità, il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione di strutture residenziali “dopo di noi” per le persone prive del necessario supporto familiare (risorse ex l. n. 162/1998) il finanziamento di infrastrutture sociali e sociosanitarie, tra cui RSSA per persone con disabilità, centri socio educativi e riabilitativi, case famiglie con servizi per l’autonomia, case per la vita (risorse di cui all’Asse III – Linea 3.2 del PO FESR 2007- 2013) la creazione di una rete di centri di connettività sociale a sostegno delle associazioni di famiglie per la disabilità e di una rete di 5 centri per la domotica sociale la realizzazione di 2 edizioni biennali di INNOVABILIA dedicata all’innovazione tecnologica per la qualità della vita. Sullo sfondo, una chiara intenzione politica della Giunta regionale: “conseguire – chiarisce la Gentile – gli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità che la nostra Puglia ha ratificato nel marzo 2009, per eliminare la discriminazione e l'esclusione e creare una comunità che valorizzi le differenze, la diversità e l'inclusione”.
E la Puglia è andata proprio in questa direzione, con azioni concrete che tentano di fornire risposte alle esigenze spesso complesse delle persone disabili e delle loro famiglie e che vanno dalla creazione di strutture adeguate, capaci di curare e sostenere le persone disabili e le loro famiglie, ai contributi diretti per contenere il carico di cura, all’informatizzazione, ai buoni servizi per sostenere l’accesso ai centri diurni, alla sperimentazione dei progetti di vita indipendente. Sono stati oltre 79 milioni di euro i fondi investiti in Puglia per la realizzazione di strutture dedicate alle persone disabili negli ultimi 4 anni, per realizzare 91 nuove strutture in totale, tra strutture residenziali e semiresidenziali. Di questi, 51,9 milioni di euro (circa il 65,8%) sono stati assicurati da contributi finanziari regionali (Fondi propri e FESR 2007-2013). Sul totale degli investimenti il 62% cioè 49,7 milioni di euro di investimento sono destinati alla creazione di 40 nuove strutture residenziali, il 38% cioè 29,3 milioni di euro sono destinati alla creazione di 51 nuove strutture semiresidenziali (o centri diurni). Tuttavia la creazione di strutture dedicate, sebbene rappresenti una vera e propria rivoluzione sociale e sociosanitaria per la nostra Regione, da sola non può rispondere alle esigenze davvero multiformi e complesse delle persone disabili e delle loro famiglie. “È così – continua la Gentile – che abbiamo creato in Puglia, dal nord al sud, 44 Centri per la connettività per mettere a disposizione delle persone disabili e dei loro nuclei familiari una strumentazione assistiva (per una o più disabilità) e contenere il rischio di esclusione sociale”. Ai temi dell’infrastrutturazione del territorio e dell’informatizzazione, si sommano anche quelli dedicati più prettamente alla cura delle disabilità, come gli Assegni di cura (ne beneficiano 5mila persone in Puglia) e l’Assistenza indiretta personalizzata (oltre 1.500 i beneficiari), con uno sguardo particolare al tema della Sla a cui la Puglia ha già riservato degli interventi finalizzati.
“Dopo avere introdotto tra le prime regioni in Italia l’Assegno di Cura per i malati di SLA nel febbraio 2010, finanziato con circa 2 milioni di euro per annualità – annuncia la Gentile - abbiamo appena avviato il Progetto Qualify-Care SLA Puglia per rifinanziare gli Assegni di cura per la Sla con importanti novità, prima tra tutte la dimensione economica: si andrà da un minimo di 500 euro mensili ad un massimo di 1.000 euro, in base alla gravità della malattia, e con una disponibilità di circa 5 milioni di euro per i prossimi 18 mesi”. Ma quella degli assegni di cura per le persone affette da Sla, non è l’unica novità messa in campo dall’Assessorato al Welfare: “Sono già pronte altre quattro importanti misure in favore delle persone con disabilità e i loro nuclei familiari: 14 milioni di euro di fondi FESR per i buoni servizio di conciliazione per sostenere le famiglie per il pagamento delle rette dei centri diurni (Avviso pubblico per il catalogo dell’offerta entro dicembre 2012) e 2 Meuro per sostenere la spesa per i ricoveri di sollievo brevi 10 milioni di euro di FNA (Fondo nazionale non autosuffcienza) per i progetti di vita indipendente per l’inclusione sociale (Avviso pubblico entro dicembre 2012) il rifinanziamento dell’ADI con 22,6 milioni di euro di FNA per l’ultima annualità (2013) del II Piano Sociale di Zona 600mila euro per finanziare per la prima volta in Puglia le emittenti televisive che introducano la LIS per i rispettivi programmi di informazione televisiva (Avviso pubblico entro dicembre 2012).
La Puglia ha attivato negli ultimi anni molteplici linee di azione volte a favorire la piena integrazione sociale delle persone disabili e dei loro nuclei familiari: cominciando nel 2006 con il Progetto “Sax B” per favorire la connettività sociale delle persone disabili e delle associazioni che ne promuovono i diritti, proseguendo nel 2007 con il Piano di Azione “Diritti in Rete” per sostenere progetti specifici di integrazione sociale e scolastica di ragazzi con disabilità, il finanziamento di progetti sperimentali per la realizzazione di strutture residenziali “dopo di noi” per le persone prive del necessario supporto familiare (risorse ex l. n. 162/1998) il finanziamento di infrastrutture sociali e sociosanitarie, tra cui RSSA per persone con disabilità, centri socio educativi e riabilitativi, case famiglie con servizi per l’autonomia, case per la vita (risorse di cui all’Asse III – Linea 3.2 del PO FESR 2007- 2013) la creazione di una rete di centri di connettività sociale a sostegno delle associazioni di famiglie per la disabilità e di una rete di 5 centri per la domotica sociale la realizzazione di 2 edizioni biennali di INNOVABILIA dedicata all’innovazione tecnologica per la qualità della vita. Sullo sfondo, una chiara intenzione politica della Giunta regionale: “conseguire – chiarisce la Gentile – gli obiettivi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità che la nostra Puglia ha ratificato nel marzo 2009, per eliminare la discriminazione e l'esclusione e creare una comunità che valorizzi le differenze, la diversità e l'inclusione”.
E la Puglia è andata proprio in questa direzione, con azioni concrete che tentano di fornire risposte alle esigenze spesso complesse delle persone disabili e delle loro famiglie e che vanno dalla creazione di strutture adeguate, capaci di curare e sostenere le persone disabili e le loro famiglie, ai contributi diretti per contenere il carico di cura, all’informatizzazione, ai buoni servizi per sostenere l’accesso ai centri diurni, alla sperimentazione dei progetti di vita indipendente. Sono stati oltre 79 milioni di euro i fondi investiti in Puglia per la realizzazione di strutture dedicate alle persone disabili negli ultimi 4 anni, per realizzare 91 nuove strutture in totale, tra strutture residenziali e semiresidenziali. Di questi, 51,9 milioni di euro (circa il 65,8%) sono stati assicurati da contributi finanziari regionali (Fondi propri e FESR 2007-2013). Sul totale degli investimenti il 62% cioè 49,7 milioni di euro di investimento sono destinati alla creazione di 40 nuove strutture residenziali, il 38% cioè 29,3 milioni di euro sono destinati alla creazione di 51 nuove strutture semiresidenziali (o centri diurni). Tuttavia la creazione di strutture dedicate, sebbene rappresenti una vera e propria rivoluzione sociale e sociosanitaria per la nostra Regione, da sola non può rispondere alle esigenze davvero multiformi e complesse delle persone disabili e delle loro famiglie. “È così – continua la Gentile – che abbiamo creato in Puglia, dal nord al sud, 44 Centri per la connettività per mettere a disposizione delle persone disabili e dei loro nuclei familiari una strumentazione assistiva (per una o più disabilità) e contenere il rischio di esclusione sociale”. Ai temi dell’infrastrutturazione del territorio e dell’informatizzazione, si sommano anche quelli dedicati più prettamente alla cura delle disabilità, come gli Assegni di cura (ne beneficiano 5mila persone in Puglia) e l’Assistenza indiretta personalizzata (oltre 1.500 i beneficiari), con uno sguardo particolare al tema della Sla a cui la Puglia ha già riservato degli interventi finalizzati.
“Dopo avere introdotto tra le prime regioni in Italia l’Assegno di Cura per i malati di SLA nel febbraio 2010, finanziato con circa 2 milioni di euro per annualità – annuncia la Gentile - abbiamo appena avviato il Progetto Qualify-Care SLA Puglia per rifinanziare gli Assegni di cura per la Sla con importanti novità, prima tra tutte la dimensione economica: si andrà da un minimo di 500 euro mensili ad un massimo di 1.000 euro, in base alla gravità della malattia, e con una disponibilità di circa 5 milioni di euro per i prossimi 18 mesi”. Ma quella degli assegni di cura per le persone affette da Sla, non è l’unica novità messa in campo dall’Assessorato al Welfare: “Sono già pronte altre quattro importanti misure in favore delle persone con disabilità e i loro nuclei familiari: 14 milioni di euro di fondi FESR per i buoni servizio di conciliazione per sostenere le famiglie per il pagamento delle rette dei centri diurni (Avviso pubblico per il catalogo dell’offerta entro dicembre 2012) e 2 Meuro per sostenere la spesa per i ricoveri di sollievo brevi 10 milioni di euro di FNA (Fondo nazionale non autosuffcienza) per i progetti di vita indipendente per l’inclusione sociale (Avviso pubblico entro dicembre 2012) il rifinanziamento dell’ADI con 22,6 milioni di euro di FNA per l’ultima annualità (2013) del II Piano Sociale di Zona 600mila euro per finanziare per la prima volta in Puglia le emittenti televisive che introducano la LIS per i rispettivi programmi di informazione televisiva (Avviso pubblico entro dicembre 2012).
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Attualità
si potrebbero cercare anche al sud iniziative come questa che ho trovato in un sito ? http://www.pu24.it/2013/04/15/mobilita-gratuita-per-disabili-arrivano-due-pulmini/67841/
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