Domenica ad Oria la cerimonia d’Investitura a Cavaliere Teutonico

ORIA (BR). La città di Oria si sta preparando, per queste festività  natalizie, a vivere un grande evento medievale: domenica 23 dicembre, infatti, a partire dalle ore 21 nella Chiesa/Auditorium di San Giovanni Battista, andrà in scena lo spettacolo dal titolo “La Porta della Luce” sulla cerimonia d’Investitura a Cavaliere Teutonico, curata dall’Accademia di Scherma Federico II, in collaborazione con l’Associazione Mesagne Teutonica, nell’ambito della programmazione del proprio cartellone di eventi invernali. La Chiesa, non più adibita al culto, è una costruzione di origine romanica (eretta nel 1344), successivamente inglobata in un grande complesso barocco progettato dai padri Celestini nel XVII secolo.

Per quanto riguarda la manifestazione, giunta ormai alla sua settima edizione, è un evento rievocativo-culturale sulla figura del cavaliere medievale e sull’ordine Teutonico, ordine al quale, durante il XIII secolo l’Imperatore Federico II, affidò diversi possedimenti in provincia di Brindisi. “La Porta della Luce”, ovvero il solstizio d'inverno, ha rappresentato nei secoli occasione di festività di vario genere, nella terza settimana di Dicembre, sempre abbinate al concetto di “rinascita”, alla trionfo della luce sulle tenebre, fino ad arrivare all’attuale concetto della festività Cristiana del Natale. In questo evento, la “luce” arriverà sul giovane scudiero che, dopo aver tanto faticato, vedrà finalmente aprirsi la “porta” che gli darà inizio ad una “nuova” vita: la tanto attesa vita da cavaliere.

"In questa cerimonia di rievocazione storica" ha dichiarato il dottor Salvatore Lana Delli Santi, Presidente dell’Accademia di Scherma Federico II “vogliamo calarci nel passato non solo per rivivere l’episodio storico in sé, ma soprattutto per cogliere da quel passato ciò che può essere ancora attuale; quando in quei secoli remoti veniva calpestata la lealtà la solidarietà la giustizia: ecco la figura del cavaliere; che non era solo un valore militare, ma anche cortesia, il suo codice di comportamento era basato sulla lealtà, la prodezza, il coraggio e la generosità”.


Daniele Martini

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto