NEW YORK. Draghi personaggio dell'anno. "Mollare ora sul fronte dell'austerity, come qualcuno suggerisce, equivarrebbe a sprecare i grandi sacrifici fatti dai cittadini europei": è il chiaro messaggio che il presidente della Bce affida ad un'intervista al Financial Times che lo ha incoronato persona del 2012, definendolo "l'italiano determinato a salvare l'euro".
Le parole chiave che gli sono valse la conquista del titolo - spiega il Ft - sono quelle pronunciate il 26 luglio scorso a Londra: "nell'ambito del nostro mandato, la Bce è pronta a fare tutto quello che serve per preservare l'euro. E credetemi, sarà abbastanza".
Draghi nell'intervista conferma come la Bce continuerà a fare la sua parte, anche se - spiega - combattere la crisi non dipende solo dalle azioni della banca centrale ma anche dall'impegno dei governi europei: "Non dobbiamo dimenticarci che la ragione per cui il risanamento è diventato centrale nelle raccomandazioni della Bce è perché non si possono costruire sistemi sui debiti e sui deficit che la crisi finanziaria ha mostrato insostenibili", spiega Draghi, sottolineando come "la situazione che abbiamo di fronte è seria" anche se "ci sono dei segnali incoraggianti" e negli ultimi tempi "ci sono stati dei progressi".
Le parole chiave che gli sono valse la conquista del titolo - spiega il Ft - sono quelle pronunciate il 26 luglio scorso a Londra: "nell'ambito del nostro mandato, la Bce è pronta a fare tutto quello che serve per preservare l'euro. E credetemi, sarà abbastanza".
Draghi nell'intervista conferma come la Bce continuerà a fare la sua parte, anche se - spiega - combattere la crisi non dipende solo dalle azioni della banca centrale ma anche dall'impegno dei governi europei: "Non dobbiamo dimenticarci che la ragione per cui il risanamento è diventato centrale nelle raccomandazioni della Bce è perché non si possono costruire sistemi sui debiti e sui deficit che la crisi finanziaria ha mostrato insostenibili", spiega Draghi, sottolineando come "la situazione che abbiamo di fronte è seria" anche se "ci sono dei segnali incoraggianti" e negli ultimi tempi "ci sono stati dei progressi".