Vittorio Polito. In ogni angolo d’Italia numerose sono le comunità grandi e piccole che organizzano nel corso dell’anno feste e sagre di ogni genere: religiose, laiche, tradizionali, tutte manifestazioni che danno, sotto certi aspetti, una identità alle nostre città ed al nostro Paese.
Pietro Sisto, docente di Letteratura italiana e di Storia del libro e dell’editoria nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, ha pubblicato recentemente per i tipi della Progedit, il bel volume “I giorni della festa – Miti e riti pugliesi tra memoria e realtà ” (pagg. 208, € 27), che raccoglie opportunamente modificati, integrati ed illustrati, una serie di articoli apparsi sulle pagine culturali della “Gazzetta del Mezzogiorno”.
L’autore accompagna i suoi lettori in una interessante lettura-passeggiata tra i miti ed i riti che si svolgono nella nostra bella Regione attraverso una serie di feste, per lo più religiose, senza trascurare quelle laiche. Sisto in sostanza si sofferma sul significato e sul ruolo ricoperto nella società tradizionale e in quella odierna dalle feste, esaminate non solo come veri e propri beni culturali immateriali da conoscere e tutelare, ma anche come interessanti testimonianze della complessa, contraddittoria transizione dal mondo pagano a quello cristiano e cattolico.
Sisto da esperto della materia illustra in una serie di capitoli il corteo delle festività che scorrono durante l’anno: da Natale alle “Fanove” di Castellana, a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, al Carnevale, ai colori ed ai suoni della Pasqua, agli amori e i canti del calendimaggio (cantate di maggio), al culto Mariano nelle grotte e nei boschi, alle feste dell’Ascensione e del Corpus Domini, della magica notte di San Giovanni e così via. Insomma l’autore descrive con competenza l’antica vocazione della gente del Sud finalizzata a trasformare vicoli, strade e piazze dei paesi in grandi palcoscenici illuminati sia dal sole che da migliaia di lampadine iridescenti, animati da un ‘esercito’ di personaggi multicolori che avanzano sulla scena tra uniformi, gioielli preziosi e poveri ex voto. Ma la storia non finisce qui, si parla anche dell’arte della pirotecnia, dei palloni aerostatici, di San Rocco, la peste e il colera, del culto dei morti e della notte di Halloween, di Santa Lucia dei tarocchi e dei calendarietti dei barbieri. Un viaggio nel tempo che aiuta il lettore a comprendere la realtà della Puglia, nella quale nei giorni di festa continuano a sfilare Santi e Madonne, Confraternite e bande in un irripetibile spettacolo di luci, suoni, colori e sapori. Una miscela di sacro e profano.
Completa il volume una simpatica Antologia con varie curiosità (lettera al Papa sulla riforma delle feste, la Settimana Santa a Trani, l’Ascensione ed il Corpus Domini a Putignano, la festa della Madonna della Scala a Massafra), una bibliografia ed un indice della numerose immagini presenti nel testo. Una bella ed utile strenna per Natale.
Pietro Sisto, docente di Letteratura italiana e di Storia del libro e dell’editoria nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, ha pubblicato recentemente per i tipi della Progedit, il bel volume “I giorni della festa – Miti e riti pugliesi tra memoria e realtà ” (pagg. 208, € 27), che raccoglie opportunamente modificati, integrati ed illustrati, una serie di articoli apparsi sulle pagine culturali della “Gazzetta del Mezzogiorno”.
L’autore accompagna i suoi lettori in una interessante lettura-passeggiata tra i miti ed i riti che si svolgono nella nostra bella Regione attraverso una serie di feste, per lo più religiose, senza trascurare quelle laiche. Sisto in sostanza si sofferma sul significato e sul ruolo ricoperto nella società tradizionale e in quella odierna dalle feste, esaminate non solo come veri e propri beni culturali immateriali da conoscere e tutelare, ma anche come interessanti testimonianze della complessa, contraddittoria transizione dal mondo pagano a quello cristiano e cattolico.
Sisto da esperto della materia illustra in una serie di capitoli il corteo delle festività che scorrono durante l’anno: da Natale alle “Fanove” di Castellana, a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, al Carnevale, ai colori ed ai suoni della Pasqua, agli amori e i canti del calendimaggio (cantate di maggio), al culto Mariano nelle grotte e nei boschi, alle feste dell’Ascensione e del Corpus Domini, della magica notte di San Giovanni e così via. Insomma l’autore descrive con competenza l’antica vocazione della gente del Sud finalizzata a trasformare vicoli, strade e piazze dei paesi in grandi palcoscenici illuminati sia dal sole che da migliaia di lampadine iridescenti, animati da un ‘esercito’ di personaggi multicolori che avanzano sulla scena tra uniformi, gioielli preziosi e poveri ex voto. Ma la storia non finisce qui, si parla anche dell’arte della pirotecnia, dei palloni aerostatici, di San Rocco, la peste e il colera, del culto dei morti e della notte di Halloween, di Santa Lucia dei tarocchi e dei calendarietti dei barbieri. Un viaggio nel tempo che aiuta il lettore a comprendere la realtà della Puglia, nella quale nei giorni di festa continuano a sfilare Santi e Madonne, Confraternite e bande in un irripetibile spettacolo di luci, suoni, colori e sapori. Una miscela di sacro e profano.
Completa il volume una simpatica Antologia con varie curiosità (lettera al Papa sulla riforma delle feste, la Settimana Santa a Trani, l’Ascensione ed il Corpus Domini a Putignano, la festa della Madonna della Scala a Massafra), una bibliografia ed un indice della numerose immagini presenti nel testo. Una bella ed utile strenna per Natale.