Napolitano e Berlusconi |
Durante la giornata il presidente, dopo la richiesta del Pdl di rinviare di una o due settimane la data del voto, aveva sottolineato in una nota che è "interesse del Paese" che "non si prolunghi eccessivamente la campagna elettorale". Il capo dello Stato afferma inoltre che "le ipotesi di data per lo scioglimento delle Camere" non sono dettate "da alcuna forzatura o frettolosità". Intanto la conferenza stampa del presidente del Consiglio, Mario Monti, prevista per venerdì 21 dicembre alle 12, "è stata rinviata ad una data che sarà tempestivamente comunicata".
Stamani, intanto, si è tenuto un vertice dei rappresentanti delle liste moderate di centro a Palazzo Chigi. Hanno incontrato il premier Monti il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il segretario Lorenzo Cesa e il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi.
Il Cavaliere ieri durante la trasmissione di Vespa 'Porta a Porta' |
"Io penso che la Lega sarà con noi nella coalizione dei moderati, ne sono sicuro. Il contrario sarebbe illogico e un disastro per l'Italia e non credo che per la Lega possa esserci un'altra soluzione se non un'alleanza con noi", ha aggiunto il Cavaliere.
"Lo dimostreranno con il voto adesso. Io ho avuto degli inviti pressanti a non lasciare che la situazione nel Paese che amo degradasse". E' la replica dell'ex premier, nel corso di 'Porta a Porta', a chi gli chiedeva se non pensa che gli italiani stanchi della politica si siano stancati anche di lui.
"CON ME PDL SALITO DI 4 PUNTI" - 'Gia' con la mia apparizione il mio partito e' salito di 4 punti''. Lo afferma Silvio Berlusconi durante la registrazione di 'Porta a Porta', spiegando che ''ho molto da recuperare'' in merito alle presente in tv.
Ho ritenuto'' di tornare ''in base a sondaggi e focus secondo la cui indicazione io sarei in grado di far avere un numero di consensi'' piu' alto.
(L'ex premier Silvio Berlusconi) |
ELEZIONI, BRACCIO DI FERRO PDL-PD - E' braccio di ferro tra Pdl e Pd sui tempi di esaurimento dell'attivita' parlamentare che aprono la strada allo scioglimento delle Camere da parte del presidente della Repubblica e poi alla campagna elettorale. Il casus belli e' la legge di stabilita' che ieri ha rallentato il suo iter di approvazione al Senato e alla cui definitiva approvazione Mario Monti ha collegato le sue dimissioni da premier. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, ha inoltre annunciato in Aula che il proprio partito e' intenzionato a ''prendere tutto il tempo necessario'' per esaminare con cura il testo della legge di stabilita' quando arrivera' a Montecitorio, aggiungendo che ''anche il decreto sulle liste elettorali non puo' essere esaminato a Camere sciolte''.
Da qui la reazione del Pd che punta l'indice contro l'incoerenza di chi ha di fatto sfiduciato il governo Monti e poi non vuole trarne le conseguenze. Il Pdl sostiene che avendo il governo inserito in Senato nella legge di stabilita' i contenuti del tradizionale decreto Milleproroghe ora c'e' necessita' di un piu' attento dibattito sul provvedimento (a Palazzo Madama sono stati presentati molti emendamenti al testo, da qui l' allungamento dei tempi di approvazione nella commissione Bilancio). Le previsioni sono che il provvedimento potrebbe arrivare alla Camera o domani o addirittura venerdi' con il risultato di far slittare alla prossima settimana la conclusione dell'attivita' legislativa di Montecitorio che era stata fissata al 21 dicembre.
Pier Luigi Bersani |
BERSANI, E' TATTICA PER SPOSTARE ELEZIONI - “Sì, è una tattica. Se non lo è, bisogna andare a sprint. Secondo me vogliono mettere un po’ più in là le elezioni”.
Così Pier Luigi Bersani risponde all’inviata di Agorà, su Rai Tre, che gli chiedeva se la richiesta del Pdl di avere più tempo per esaminare la legge di stabilità fosse una tattica.
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