Nuova tegola per l'Ilva: fuori dallo stabilimento ci sarebbero frammenti di eternit |
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ILVA precisa che, il giorno dopo il tornado, l’Azienda ha provveduto a informare l’ARPA PUGLIA, comunicando sia la provenienza esterna dei frammenti che l'inizio delle operazioni di raccolta e di messa in sicurezza gestita da società esterne specializzate.
I monitoraggi ambientali eseguiti sui vari reparti durante tali attività non hanno evidenziato situazioni di rischio per il personale. Ciò è confermato anche da una serie di campionamenti eseguiti dall’ASL di Taranto a cui è stata inoltre trasmessa tutta la documentazione utile.
Relativamente al camino n. 1 dell’area batterie, ILVA ha provveduto ad analizzare tre campioni di materiale provenienti dalle macerie (polvere, mattone e malta) e gli esiti analitici hanno evidenziato l’assenza di amianto. Il dato è stato confermato anche da ARPA Puglia, che ha eseguito nella giornata del 4 dicembre 2012 un sopralluogo presso lo stabilimento.
Per quanto riguarda la discarica “Mater Gratiae”, attualmente in esercizio e regolarmente autorizzata, Ilva precisa che il sito non è stato direttamente interessato dal passaggio del tornado e che non si sono registrate, a seguito dell’evento, situazioni di pericolo dovute ad eventuali danneggiamenti delle strutture presenti, né alcuna dispersione di materiali pericolosi ivi stoccati.
Inoltre, tutti i rifiuti conferiti nella citata discarica sono gestiti conformemente a quanto previsto dalle normative vigenti e nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori.
Ancora tensione all'Ilva. L'azienda ha comunicato ai sindacati di categoria di aver chiesto fino al 31 gennaio 2013 la cassa integrazione in deroga per 1428 lavoratori dello stabilimento di Taranto a causa del sequestro del prodotto finito degli ultimi 4 mesi disposto dalla magistratura. La cassa potrebbe scadere anche prima di quella data se l'emendamento al decreto legge presentato in Parlamento dal ministro dell'Ambiente Clini sbloccherà la vendita del prodotto.
Anche la chiesa rivolge la propria attenzione al caso. Un invito urgente "all'unità e al superamento delle lacerazioni che spingono a contrapporre ingiustamente salute, ambiente e lavoro" viene rivolto dai Vescovi di Puglia in merito alla vicenda Ilva di Taranto. Il messaggio dei Vescovi, che augurano "Un Natale più sereno per tutti", è stato deciso ieri, a conclusione dell'Assemblea della Conferenza episcopale pugliese (Cep) che si è svolta a Molfetta (Bari).