Ilva: Camera dà via libera a decreto, 420 sì e 21 no. Azienda fa appello contro sequestro

(Foto: Sì dalla Camera dei deputati al decreto Salva-Ilva)
ROMA. L'Ilva ha presentato al Tribunale di Taranto appello contro l'ordinanza del gip Patrizia Todisco dell'11 dicembre scorso che respingeva l'istanza di revoca del sequestro dei prodotti finiti e semilavorati giacenti nelle aree di stoccaggio e destinati alla vendita o al trasferimento in altri stabilimenti del gruppo. Il ricorso e' stato depositato dagli avvocati Marco De Luca ed Egidio Albanese per conto del presidente del Consiglio di amministrazione dell'Ilva, Bruno Ferrante. Intanto l'Aula di Montecitorio ha dato il via libera, in prima lettura, al decreto Ilva. Su 441 votanti (49 gli astenuti), i si ' sono stati 420, i no 21. Il provvedimento, su cui ieri il governo ha incassato la fiducia con 421 voti favorevoli, ora passa al vaglio del Senato.

“Il testo del Decreto Ilva esce dalla Camera dei Deputati notevolmente migliorato e con garanzie ulteriori che le questioni sanitaria, ambientale, industriale ed occupazionale di Taranto sono di importanza nazionale. Grazie alla collaborazione istituzionale e politica a tutti i livelli ed all’impegno profuso dalla nostra delegazione parlamentare con in testa l’on. Raffaele Fitto, il Decreto garantisce e tutela le esigenze di salute pubblica e lavoro con quelle di crescita e sviluppo. In particolare le modifiche apportate al Decreto, oltre a prevedere per Taranto stanziamenti aggiuntivi che consentiranno di attivare una più capillare rete di controllo e prevenzione ambientale, sul fronte della prevenzione e dell’assistenza sanitaria consentono anche deroghe al blocco del turn over per la Asl di Taranto, ivi compresa la possibilità di superare i limiti finanziari per le assunzioni di personale e deroghe al Piano di Rientro per evitare il taglio di posti letto nelle strutture pubbliche e private accreditate.

Ci auguriamo che la questione Ilva continui ad essere affrontata all’insegna della massima collaborazione tra tutte le Istituzioni e che quanto prima anche il Senato dia il via libera definitivo al Decreto in modo che possa cominciare subito a produrre effetti positivi per la città di Taranto e per tutto il territorio jonico”. Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.


AZIENDA RINUNCIA A RICORSO DISSEQUESTRO PRODOTTI - L'azienda siderurgica Ilva rinuncia al ricorso presentato al Tribunale dell'appello cautelare di Taranto contro il no del gip Patrizia Todisco pronunciato nei giorni scorsi alla richiesta di dissequestro dei prodotti finiti. L'udienza era stata gia' fissata per il 3 gennaio ma a questo punto non si terra' piu'.

La possibilita' di commercializzare i prodotti (circa 1700 tonnellate di rotoli di acciaio, i cosiddetti coils, fermi nei depositi e sulle banchine dei moli del porto industriale per un valore di circa 1 miliardo di euro) viene consentita dall'emendamento inserito nel decreto del governo che oggi e' stato convertito in legge alla Camera e che entro venerdi' dovrebbe essere approvato dal Senato. Per questo il ricorso e' diventato inutile.

Secondo la Procura e il gip quei prodotti sono frutto di attivita' criminosa dal momento che sono stati realizzati nel periodo dal 26 luglio al 3 dicembre, e cioe' dal momento in cui gli impianti dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico sono stati sequestrati in seguito all'inchiesta per presunto disastro ambientale fino al giorno in cui il governo approvo' il decreto.

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