TARANTO. "E' il momento di promuovere un grande movimento a sostegno della Magistratura e di andare sotto la Prefettura con la Costituzione in mano. Quella Costituzione che pone la salute come bene irrinunciabile e non negoziabile sara' lo strumento con cui sconfiggeremo chi oggi tenta di togliere alla Magistratura il potere di proteggere i cittadini". Lo sottolinea il movimento 'Tarantorespira', intervenendo a proposito del decret governativo sull'Ilva, definendolo "anticostituzionale".
Mediante quel provvedimento "il governo tenta di vanificare il lavoro della Magistratura, annullando il sequestro degli impianti che una perizia ha definito pericolosi per la salute e la vita. Esautorando la Procura - scrivono in una nota Fulvia Gravame, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti e Vittoria Orlando - si viola il caposaldo di ogni stato di diritto, ossia la separazione del potere giudiziario da quello esecutivo. Non sono bastati studi e perizie, effettuati da studiosi di fama mondiale e dallo stesso organo statale, Istituto Superiore della Sanita'. Non sono stati sufficienti i risultati di indagini che vedono coinvolti funzionari amministrativi, politici locali, regionali e nazionali. Agli estensori del decreto di dissequestro degli impianti Ilva, con le loro emissioni cancerogene, non sono bastate le intercettazioni con raccapriccianti commenti. La produzione dell'acciaio e' salva e il resto - sottolinea Tarantorespira - non conta".
Per gli ambientalisti "e' stata cosi' scritta una bruttissima pagina di ingiustizia sociale e di arroganza politica con un plauso politico trasversale. Fuori dal coro si e' levata la voce di Angelo Bonelli, che ha duramente respinto questo attacco all'indipendenza della Magistratura. E' ora di dire basta alla connivenza e al silenzio complice della malapolitica". Tarantorespira ritiene che il Governo "sara' comunque sconfitto perche' il decreto e' anticostituzionale. Piu' saremo in questa lotta e prima isoleremo i nemici della citta', gli intercettati, gli indagati, coloro hanno venduto l'ambiente e la nostra salute".
Mediante quel provvedimento "il governo tenta di vanificare il lavoro della Magistratura, annullando il sequestro degli impianti che una perizia ha definito pericolosi per la salute e la vita. Esautorando la Procura - scrivono in una nota Fulvia Gravame, Alessandro Marescotti, Annamaria Moschetti e Vittoria Orlando - si viola il caposaldo di ogni stato di diritto, ossia la separazione del potere giudiziario da quello esecutivo. Non sono bastati studi e perizie, effettuati da studiosi di fama mondiale e dallo stesso organo statale, Istituto Superiore della Sanita'. Non sono stati sufficienti i risultati di indagini che vedono coinvolti funzionari amministrativi, politici locali, regionali e nazionali. Agli estensori del decreto di dissequestro degli impianti Ilva, con le loro emissioni cancerogene, non sono bastate le intercettazioni con raccapriccianti commenti. La produzione dell'acciaio e' salva e il resto - sottolinea Tarantorespira - non conta".
Per gli ambientalisti "e' stata cosi' scritta una bruttissima pagina di ingiustizia sociale e di arroganza politica con un plauso politico trasversale. Fuori dal coro si e' levata la voce di Angelo Bonelli, che ha duramente respinto questo attacco all'indipendenza della Magistratura. E' ora di dire basta alla connivenza e al silenzio complice della malapolitica". Tarantorespira ritiene che il Governo "sara' comunque sconfitto perche' il decreto e' anticostituzionale. Piu' saremo in questa lotta e prima isoleremo i nemici della citta', gli intercettati, gli indagati, coloro hanno venduto l'ambiente e la nostra salute".