BARI. "Aberrante ma conseguente. Se la direzione scelta dal governo nazionale sulla vicenda Ilva e' quella di perseguire la continuita' produttiva a prescindere dai profili di tutela dell'ambiente e della salute pubblica, l'emendamento presentato alla Camera per permettere alla proprieta' di commercializzare anche i prodotti finiti sotto sequestro e' la logica conseguenza della via intrapresa con il decreto all'esame della Camera per la sua conversione. Qualunque cosa si metta di traverso sulla via della produzione, qualunque ostacolo viene rimosso a colpi di decreti ed emendamenti". Lo ha detto l'assessore pugliese alla qualita' dell'ambiente Lorenzo Nicastro, commentando le anticipazioni relative all'emendamento presentato dal governo alla Camera.
"Rimango molto perplesso -aggiunge- sulla sostanza e sugli effetti di queste scelte. Nello specifico il materiale finito sotto sequestro costituisce corpo di reato che, in caso di condanna nei procedimenti penali pendenti a danno dei vertici aziendali, andrebbe confiscato. Ma leggo nelle decisioni del governo l'urgenza di tenere sotto controllo il Pil, di non creare scossoni, di preservare l'impresa e la produzione a qualunque costo: il tutto senza curarsi dei rapporti tra poteri dello Stato, i cui profili di conflitto, demandati ad altri organi, troveranno composizione in tempi abbastanza lunghi oltre che, ovviamente, mettendo in secondo piano salute e tutela dell'ambiente".
"Rimango molto perplesso -aggiunge- sulla sostanza e sugli effetti di queste scelte. Nello specifico il materiale finito sotto sequestro costituisce corpo di reato che, in caso di condanna nei procedimenti penali pendenti a danno dei vertici aziendali, andrebbe confiscato. Ma leggo nelle decisioni del governo l'urgenza di tenere sotto controllo il Pil, di non creare scossoni, di preservare l'impresa e la produzione a qualunque costo: il tutto senza curarsi dei rapporti tra poteri dello Stato, i cui profili di conflitto, demandati ad altri organi, troveranno composizione in tempi abbastanza lunghi oltre che, ovviamente, mettendo in secondo piano salute e tutela dell'ambiente".