Marco Masciopinto. Felice e sereno, Roberto Vecchioni ha concluso il suo ultimo tour ‘’I Colori del buio’’, che lo ha visto protagonista nelle principali città italiane con oltre 40 tappe facendo il tutto esaurito, portando con sè emozioni e gioie racchiuse in tanti anni di carriera.
Nei suoi ultimi concerti ha avuto il piacere di condividere sorrisi, momenti e sensazioni positive con il suo pubblico, composto anche da tanti giovani, coloro che in qualche modo fanno parte della vita del cantautore milanese, la forza trainante e principale per far rialzare l’intera nazione italiana.
Il professore Vecchioni, in questa lunga intervista rilasciata al Giornale di Puglia, si racconta tra amore, donne, studio, giovani, progetti e la sua nuova vita da nonno.
CI RACCONTA LE EMOZIONI CHE HA VISSUTO DURANTE ''I COLORI DEL BUIO TOUR 2012''?
“Tante, bellissime, emozioni. L’attenzione degli spettatori dei teatri durante il periodo invernale del tour, la vicinanza e il calore della gente nelle piazze d’Italia durante l’estate, l’impegno e la serietà per le serate dedicate alla solidarietà, che, per mia scelta, concludono sempre un tour. Due volte Milano, Napoli, Gallipoli, Locarno, Roma, Catania, le piazze della Calabria e della Sardegna: questi potrebbero essere i punti cardinali di un tour durante il quale mi ha contaminato l’entusiasmo dei giovani. Osservare dal palco ragazzi di 20-25 anni che cantano con me ‘Ninni’ o ‘Figlia’ è una soddisfazione enorme. Forse, dietro quei ragazzi, ci sono genitori che hanno trasmesso le stesse emozioni che ho vissuto io, tanti anni fa, scrivendo quei brani”.
SI DESCRIVA IN 3 AGGETTIVI
“Emotivo, combattivo, affettivo”.
CREDE NEL CAMBIAMENTO DELL'ITALIA?
“Credo, e spero, nel cambiamento degli italiani: nella continuità del cambiamento, nella mentalità del cambiamento, nella solidarietà del cambiamento. Attraverso l’amore, per gli altri e quindi anche per la nostra Italia, e la cultura. Solo così cambieremo il Paese”.
SE LEI FOSSE UN POLITICO, QUALE LEGGE ADOTTEREBBE?
“A favore della scuola, degli insegnanti e degli alunni. Per migliorare le strutture, per allineare ai parametri internazionali gli stipendi di chi deve aiutare i giovani a costruire il futuro, per costruire la moderna cultura dell’insegnamento. La scuola, che deve essere la base più solida e più grande di una democrazia, non è un mondo a parte, vive nella realtà sociale di una nazione, non può essere estrapolata, ma al tempo stesso deve essere esaltata. Bisogna partire dalla scuola per risolvere il problema Italia. Non ho la bacchetta magica, non ho neppure una ricetta speciale, però so che questo deve essere il punto di partenza, istituzionale e politico”.
NELLE VESTI DI DOCENTE E' MAI STATO CONTESTATO?
“Ovviamente sì e considero quelle contestazioni le mie perle. Che insegnante è colui che non viene mai discusso dagli alunni? E che alunno è colui che non contesta, nel periodo più esplosivo e ribelle dell’esistenza, un prof?”
DI RECENTE SUA FIGLIA FRANCESCA, INSIEME ALLA SUA COMPAGNA, E' DIVENTATA MADRE CON LA FECONDAZIONE ASSISTITA DI DUE BELLISSIME GEMELLE. COME HA PRESO L'OMOSESSUALITA' DI SUA FIGLIA?
“Rispondo con una domanda: e lei come prende l’eterosessualità di una figlia o di un figlio?”
COME SVOLGE IL SUO RUOLO DI PADRE E NONNO?
“Il padre è migliorato con l’esperienza, perché quattro figli sono… una bella scuola. Due femmine e due maschi, tante problematiche, ma anche una moglie-madre stupenda e, quindi, tanta vita. E’ vero, non conto le notti passate in bianco, ma vale sempre la pena, perché l’amore che dai, e che ricevi, è talmente tanto che nulla può essere più grande. Per quanto riguarda l’esperienza di nonno, beh, è magnifica. Il padre ha responsabilità, il nonno può sempre andare oltre perché, in quanto nonno, viene perdonato. E, come dico anche negli spettacoli, presentando ‘Figlia’ che scrissi quando Francesca aveva pochi mesi, mi sto prendendo un sacco di rivincite. Sono e voglio essere il nonno che più vizia al mondo… ”.
CONDURREBBE MAI UN FORMAT TELEVISIVO TUTTO SUO?
“No, sinceramente non fa per me. Non ho nulla contro i format televisivi, però non mi vedo al centro di una simile situazione, pur avendo avuto anche delle proposte interessanti in tal senso”.
IL SUCCESSO SANREMESE DI ''CHIAMAMI ANCORA AMORE'' LO DEDICA PARTICOLARMENTE AL MONDO FEMMINILE. COSA RAPPRESENTANO PER LEI LE DONNE?
“Tutto. L’ho sempre scritto e detto: le donne hanno qualcosa in più di noi, per coraggio, per forza, per coerenza, per sensibilità. Mi hanno dato più di quanto ho dato io a loro”.
PER CONCLUDERE, I SUOI PROSSIMI PROGETTI?
“Un disco di inediti per l’Universal e un nuovo romanzo per Einaudi. Sto lavorando a questi due progetti che saranno ultimati entro il 2013”.
"Per me i giovani restano la forza trainante del mondo per idee, capacità di interpretarle, coraggio, incoscienza".
Roberto Vecchioni
CONTACTS:
www.vecchioni.org
Nei suoi ultimi concerti ha avuto il piacere di condividere sorrisi, momenti e sensazioni positive con il suo pubblico, composto anche da tanti giovani, coloro che in qualche modo fanno parte della vita del cantautore milanese, la forza trainante e principale per far rialzare l’intera nazione italiana.
Il professore Vecchioni, in questa lunga intervista rilasciata al Giornale di Puglia, si racconta tra amore, donne, studio, giovani, progetti e la sua nuova vita da nonno.
CI RACCONTA LE EMOZIONI CHE HA VISSUTO DURANTE ''I COLORI DEL BUIO TOUR 2012''?
“Tante, bellissime, emozioni. L’attenzione degli spettatori dei teatri durante il periodo invernale del tour, la vicinanza e il calore della gente nelle piazze d’Italia durante l’estate, l’impegno e la serietà per le serate dedicate alla solidarietà, che, per mia scelta, concludono sempre un tour. Due volte Milano, Napoli, Gallipoli, Locarno, Roma, Catania, le piazze della Calabria e della Sardegna: questi potrebbero essere i punti cardinali di un tour durante il quale mi ha contaminato l’entusiasmo dei giovani. Osservare dal palco ragazzi di 20-25 anni che cantano con me ‘Ninni’ o ‘Figlia’ è una soddisfazione enorme. Forse, dietro quei ragazzi, ci sono genitori che hanno trasmesso le stesse emozioni che ho vissuto io, tanti anni fa, scrivendo quei brani”.
SI DESCRIVA IN 3 AGGETTIVI
“Emotivo, combattivo, affettivo”.
CREDE NEL CAMBIAMENTO DELL'ITALIA?
“Credo, e spero, nel cambiamento degli italiani: nella continuità del cambiamento, nella mentalità del cambiamento, nella solidarietà del cambiamento. Attraverso l’amore, per gli altri e quindi anche per la nostra Italia, e la cultura. Solo così cambieremo il Paese”.
SE LEI FOSSE UN POLITICO, QUALE LEGGE ADOTTEREBBE?
“A favore della scuola, degli insegnanti e degli alunni. Per migliorare le strutture, per allineare ai parametri internazionali gli stipendi di chi deve aiutare i giovani a costruire il futuro, per costruire la moderna cultura dell’insegnamento. La scuola, che deve essere la base più solida e più grande di una democrazia, non è un mondo a parte, vive nella realtà sociale di una nazione, non può essere estrapolata, ma al tempo stesso deve essere esaltata. Bisogna partire dalla scuola per risolvere il problema Italia. Non ho la bacchetta magica, non ho neppure una ricetta speciale, però so che questo deve essere il punto di partenza, istituzionale e politico”.
NELLE VESTI DI DOCENTE E' MAI STATO CONTESTATO?
“Ovviamente sì e considero quelle contestazioni le mie perle. Che insegnante è colui che non viene mai discusso dagli alunni? E che alunno è colui che non contesta, nel periodo più esplosivo e ribelle dell’esistenza, un prof?”
Vecchioni dedica il suo successo sanremese al mondo femminile, considerate dal prof elemento fondante della società |
DI RECENTE SUA FIGLIA FRANCESCA, INSIEME ALLA SUA COMPAGNA, E' DIVENTATA MADRE CON LA FECONDAZIONE ASSISTITA DI DUE BELLISSIME GEMELLE. COME HA PRESO L'OMOSESSUALITA' DI SUA FIGLIA?
“Rispondo con una domanda: e lei come prende l’eterosessualità di una figlia o di un figlio?”
COME SVOLGE IL SUO RUOLO DI PADRE E NONNO?
“Il padre è migliorato con l’esperienza, perché quattro figli sono… una bella scuola. Due femmine e due maschi, tante problematiche, ma anche una moglie-madre stupenda e, quindi, tanta vita. E’ vero, non conto le notti passate in bianco, ma vale sempre la pena, perché l’amore che dai, e che ricevi, è talmente tanto che nulla può essere più grande. Per quanto riguarda l’esperienza di nonno, beh, è magnifica. Il padre ha responsabilità, il nonno può sempre andare oltre perché, in quanto nonno, viene perdonato. E, come dico anche negli spettacoli, presentando ‘Figlia’ che scrissi quando Francesca aveva pochi mesi, mi sto prendendo un sacco di rivincite. Sono e voglio essere il nonno che più vizia al mondo… ”.
CONDURREBBE MAI UN FORMAT TELEVISIVO TUTTO SUO?
“No, sinceramente non fa per me. Non ho nulla contro i format televisivi, però non mi vedo al centro di una simile situazione, pur avendo avuto anche delle proposte interessanti in tal senso”.
IL SUCCESSO SANREMESE DI ''CHIAMAMI ANCORA AMORE'' LO DEDICA PARTICOLARMENTE AL MONDO FEMMINILE. COSA RAPPRESENTANO PER LEI LE DONNE?
“Tutto. L’ho sempre scritto e detto: le donne hanno qualcosa in più di noi, per coraggio, per forza, per coerenza, per sensibilità. Mi hanno dato più di quanto ho dato io a loro”.
PER CONCLUDERE, I SUOI PROSSIMI PROGETTI?
“Un disco di inediti per l’Universal e un nuovo romanzo per Einaudi. Sto lavorando a questi due progetti che saranno ultimati entro il 2013”.
"Per me i giovani restano la forza trainante del mondo per idee, capacità di interpretarle, coraggio, incoscienza".
Roberto Vecchioni
CONTACTS:
www.vecchioni.org