OSTUNI (BR). Si avvicinano le festività natalizie e, per questa occasione, si torna anche a parlare della vicenda dei lavoratori della Telcom. Proprio in questi giorni, infatti, la Filctem CGIL Brindisi ha incontrato i lavoratori iscritti della Telcom nella sede CGIL di Ostuni. Durante l'assemblea si è potuto notare e mettere in evidenza il malessere che si respira nell’azienda dove si sono raggiunte soglie non più tollerabili sul piano dell'organizzazione del lavoro, dove i lavoratori lamentano condizioni che vanno sempre più verso la perdita della dignità della persona.
"In azienda" si legge nella dichiarazione della Filctem "i lavoratori impegnano grandi energie e sono consapevoli dello sforzo necessario per produrre al meglio e continueranno a farlo con grande senso di responsabilità , ma quando si arriva a non poter usufruire di una piccola pausa nelle otto ore e ad essere costretti a consumare il proprio panino sulla stessa pedana di lavoro perché non esiste una semplice sala mensa, quando i posti fumo sono stati fatti sparire, quando i dirigenti umiliano volutamente davanti a tutti il singolo lavoratore per ostentare la propria forza e dimostrare di avere in pugno tutti i lavoratori, quando, infine, in azienda si insiste oltremisura sull'aumento dei ritmi produttivi, e rimane sorda a qualsiasi richiesta da parte sindacale, siamo convinti che sia giunto il momento di denunciare a gran voce tutte le anomalie rilevate".
"E' evidente che nell’azienda" si legge ancora nella dichiarazione "persiste una concezione di gestione del rapporto di lavoro da padre-padrone che si è radicata negli anni e di cui i lavoratori sono rimasti succubi. Ma ora, l’assemblea dei lavoratori ha chiaramente messo in evidenza che i tempi della schiavitù sono terminati e chiede, attraverso il nostro intervento, insieme a tutti i lavoratori, che si cominci a pensare alle forme di lotta più adeguate per contrastare una volta per tutte questo atteggiamento che priva loro di ogni singolo diritto". Per quel che riguarda la Filctem, infine, vorrebbe cercare di ristabilire un modello di organizzazione del lavoro rispettoso dei diritti dei lavoratori e della loro dignità , tenendo ben chiaro che sono i lavoratori che ogni giorno danno il proprio contributo per far sì che l’azienda resti nel mercato a livelli competitivi e che permettono che la Telcom continui a fare business con buoni risultati.
Daniele Martini
"In azienda" si legge nella dichiarazione della Filctem "i lavoratori impegnano grandi energie e sono consapevoli dello sforzo necessario per produrre al meglio e continueranno a farlo con grande senso di responsabilità , ma quando si arriva a non poter usufruire di una piccola pausa nelle otto ore e ad essere costretti a consumare il proprio panino sulla stessa pedana di lavoro perché non esiste una semplice sala mensa, quando i posti fumo sono stati fatti sparire, quando i dirigenti umiliano volutamente davanti a tutti il singolo lavoratore per ostentare la propria forza e dimostrare di avere in pugno tutti i lavoratori, quando, infine, in azienda si insiste oltremisura sull'aumento dei ritmi produttivi, e rimane sorda a qualsiasi richiesta da parte sindacale, siamo convinti che sia giunto il momento di denunciare a gran voce tutte le anomalie rilevate".
"E' evidente che nell’azienda" si legge ancora nella dichiarazione "persiste una concezione di gestione del rapporto di lavoro da padre-padrone che si è radicata negli anni e di cui i lavoratori sono rimasti succubi. Ma ora, l’assemblea dei lavoratori ha chiaramente messo in evidenza che i tempi della schiavitù sono terminati e chiede, attraverso il nostro intervento, insieme a tutti i lavoratori, che si cominci a pensare alle forme di lotta più adeguate per contrastare una volta per tutte questo atteggiamento che priva loro di ogni singolo diritto". Per quel che riguarda la Filctem, infine, vorrebbe cercare di ristabilire un modello di organizzazione del lavoro rispettoso dei diritti dei lavoratori e della loro dignità , tenendo ben chiaro che sono i lavoratori che ogni giorno danno il proprio contributo per far sì che l’azienda resti nel mercato a livelli competitivi e che permettono che la Telcom continui a fare business con buoni risultati.
Daniele Martini