Lecce: la MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi per formare “Esperti in umanità”

LECCE. Terminano il 14 dicembre prossimo le iscrizioni alla Scuola quadriennale di MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi – Metodo Stefania Guerra Lisi, che opera da dodici anni a Lecce e nel Salento. Nella stessa data termineranno anche le pre-iscrizioni al Master biennale nella stessa disciplina, attivato in collaborazione con l’Università di Tor Vergata.

“Comunicazione ed espressione” sono i cardini dei corsi di studio che formano i Musicarterapeuti, professionisti nella ricerca, educazione, animazione, riabilitazione e terapia. “Nella nostra società è forte la richiesta di Musicarterapeuti; ma abbiamo soprattutto bisogno di operatori di umanità. Ecco perché nella nostra Scuola privilegiamo il rapporto umano, prima qualità di un esperto in MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi - spiegano i docenti responsabili della sede leccese -. I nostri corsi mirano a formare una competenza operativa pedagogico-terapeutica nel ‘corpo-a-corpo’, impossibile da acquisire in una formazione a distanza”.

I corsi si tengono a Lecce presso il Centro Sociale “Vincenzo De Paoli”, in via Vecchia Carmiano e sono coordinati dai docenti dott.ssa Rita Cappello e Tyna Maria Casalini. Da qualche mese è anche attiva una nuova sede didattica ad Ostuni, coordinata dalla docente dott.ssa Tina Orlando, presso il Centro socio-educativo e riabilitativo "Villa Adele". Qui i corsisti leccesi vivranno una settimana di completamento formativo nel giugno prossimo, durante la quale, spiegano ancora i docenti responsabili, “gli allievi si immergeranno pedagogicamente e operativamente nella disciplina della Globalità dei Linguaggi, sotto la guida diretta della Prof. Stefania Guerra Lisi”.

Alcuni aspetti significativi della formazione della scuola sono: un lavoro autoterapeutico su sé stessi, con ‘lettura delle tracce’ espressive personali da parte della Caposcuola; sviluppo della Sinestesia, radice di tutti i linguaggi e delle estensioni interdisciplinari; approfondimento della continuità Uomo-Cosmo secondo una ‘Estetica Psicofisiologica’; risveglio delle inestinguibili ‘memorie del Corpo’; il gruppo come ‘grembo sociale’ valorizzante le Persone; una ‘formazione integrata’ con la presenza di bambini e persone con handicap, che dà la possibilità di sperimentare le applicazioni pedagogico-terapeutiche della disciplina.

Una lunga storia di impegno, scientifico e sociale, caratterizza la sede didattica leccese, che fa parte della Scuola nazionale e opera in una rete di “Scuole GdL” diffuse in tutte Italia e federate nella “UPMAT – Università popolare di MusicArTerapia”, con alle spalle un bagaglio quarantennale di esperienza nel settore. Tante le collaborazioni attive della Scuola leccese: tra le più importanti quella con l’“Associazione Alzheimer Lecce”, presieduta dalla dott. Renata Franchini. Scuola e Associazione collaborano dal 2003 in una ricerca, per la cura sociale delle persone affette dalla malattia attraverso le arti, soprattutto la musica ed il gospel.
Maggiori informazioni sul sito nazionale www.centrogdl.org  e contattando la sede didattica di Lecce attraverso una mail a centrogdl.lecce@gmail.com.

La Scuola quadriennale ed il Master biennale
La Scuola quadriennale di MusicArTerapia nella Globalità dei Linguaggi – Metodo Stefania Guerra Lisi è accreditata presso il Ministero della Pubblica Istruzione MIUR (ex DM 177/2000 ai sensi dell’art. 41 del CCNI) ed è gestita dalla Confederazione Università Popolari Italiane. E’ anche riconosciuta dalla Regione Lazio come corso di formazione professionale a valenza lavorativa europea.
Il Master si svolge in convenzione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e assegna 60 crediti formativi (decreto MURST 3/11//99) e tre punti in graduatoria nei concorsi per insegnanti (accreditamento ECM/Ministero della Sanità).

Che cos’è la GDL
La Globalità dei Linguaggi (GdL) è una disciplina formativa nella comunicazione ed espressione con finalità di ricerca, educazione, animazione, riabilitazione, terapia, ideata da Stefania Guerra nel corso degli ultimi trent’anni In quanto disciplina la GdL è anzitutto un sapere, una scienza, una materia di studio, un campo dello scibile. In quanto disciplina formativa della persona, comporta anche un essere in un certo modo, con una certa identità. Infine, in quanto formazione professionale, per le sue specifiche finalità operative, essa comprende anche un saper fare, è cioè arte e mestiere, abilità operativa, competenza tecnica e pedagogica. Il campo, l’oggetto specifico della disciplina è, precisamente, la comunicazione e l’espressione degli e tra gli esseri umani. ‘Con tutti i linguaggi’ o ‘globalità dei linguaggi’ significa anzitutto apertura e disponibilità a tutte le possibilità comunicative ed espressive, verbali o non verbali, senza previe esclusioni. Significa poi un positivo interesse, studio, uso e pratica di quanti più possibile mezzi, linguaggi, strumenti, a cominciare da quelli più fondamentali, comuni ed efficaci per la comunicazione umana, in particolare i linguaggi del corpo. In questo senso la GdL è una semiotica antropologica, bio-fisio-psicologica e sociale, oltre che una disciplina educativa o terapeutica. Come ogni disciplina propriamente tale ha un suo paradigma. Alla base sta un ordine di valori, su cui si innestano dei concetti e principi, che si sviluppano in modelli e teorie, a loro volta concretate operativamente in metodi dai quali finalmente risultano gli esemplari, le realizzazioni pratiche dimostrative dell’intero paradigma.

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