LECCE. Avevano incrociato le braccia dallo scorso 4 dicembre i dipendenti delle ditte re1sponsabili del trasporto rifiuti dall’impianto di bio-stabilizzazione, gestito dalla “Società Ambiente & Sviluppo”, dopo la lavorazione e trasformazione in CDR (frazione secca derivata) presso l’impianto poco distante gestito dalla “Società Progetto Ambiente”. L’emergenza è rientrata questa mattina, dopo l’incontro avuto con l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, Andrea Guido.
Tutti i Comuni del Consorzio ATO LE/01 (27 comuni della provincia di Lecce), infatti, smaltiscono gli RSU indifferenziati nell’impianto di bio-stabilizzazione di Cavallino; la frazione secca derivata viene trasferita invece all’impianto di CDR, sempre a Cavallino.
Il servizio di trasporto della frazione secca RSU da un impianto all’altro viene gestito dall’ATI AXA SRL – Idrodinamica Spurgo Velox di Petrelli Mario & C. s.a.s, la quale ha sottoscritto con il Consorzio ATO un Contratto d’Appalto.
L’astensione dal lavoro da parte dei trasportatori che curano i collegamenti tra l’impianto di bio-stabilizzazione e l’impianto frontaliero di CDR per conto delle due ditte non ha permesso alle aziende responsabili del servizio di raccolta dei rifiuti nei vari paesi di compiere puntualmente il loro servizio. Ma tale situazione, per fortuna, non ha causato alcun disagio ed è passata quasi inosservata agli occhi dei cittadini grazie alla collaborazione dei gestori dell’impianto di bio-stabilizzazione e alla disponibilità delle aziende che operano nel Comune di Lecce.
La situazione è rientrata definitivamente questa mattina quando l’assessore Andrea Guido, insieme al dirigente del settore Ambiente, Fernando Bonocuore, ha incontrato il coordinatore delle ditte Idrodinamica Spurgo Velox s.r.l. ed Axa s.r.l. per invitarlo a desistere dall’astensione poiché il Comune di Lecce stava già provvedendo al pagamento delle somme arretrate.
“Proprio in queste ore, infatti - ha commentato l’assessore Andrea Guido - l’Amministrazione del capoluogo, in aggiunta ad alcuni dei comuni facenti parte dell’ATO LE1 sta provvedendo al pagamento delle somme dovute. Purtroppo la maggior parte dei comuni dell’ATO LE1 non ha ottemperato agli obblighi derivanti dal contratto e non intende provvedere al pagamento. Avevo inoltrato alla ditta Ambiente e Sviluppo, ai trasportatori delle ditte Axa s.r.l. e Idrodinamica Spurgo Velox s.r.l., al Presidente dell’ATO LE1 e al Prefetto, una proposta per inibire l’ingresso all’impianto da parte dei comuni morosi ma tale strada non risulta percorribile poiché si andrebbe verso una interruzione di un pubblico servizio che porterebbe ai relativi danni. Tale situazione, complicata da spiegare, non può e non deve travolgere comuni come quello di Lecce che si impegnano quotidianamente per trovare le risorse per onorare gli impegni presi ma allo stesso modo tale situazione non può essere un alibi per tutte le amministrazioni morose che sfruttano l’impossibilità di separare i rifiuti per comune di provenienza una volta pervenuti in discarica. Mi meraviglia come alcune Amministrazioni possano essere così superficiali nell’affrontare e gestire problematiche di simile portata. Il Comune di Lecce, anche in questa occasione, assumendo spontaneamente un ruolo di leadership nella conduzione delle trattative volte alla soluzione della questione che di lì a breve si sarebbe potuta trasformare in una vera propria emergenza ambientale, ha dimostrato ancora una volta il proprio senso di responsabilità nei confronti del più vasto ambito provinciale. Mi auguro però che in futuro anche le altre Amministrazioni aderenti l’ATO LE1 possano rendersi più attive, efficienti e responsabili nella gestione di problematiche così importanti per i cittadini e il territorio”.
Tutti i Comuni del Consorzio ATO LE/01 (27 comuni della provincia di Lecce), infatti, smaltiscono gli RSU indifferenziati nell’impianto di bio-stabilizzazione di Cavallino; la frazione secca derivata viene trasferita invece all’impianto di CDR, sempre a Cavallino.
Il servizio di trasporto della frazione secca RSU da un impianto all’altro viene gestito dall’ATI AXA SRL – Idrodinamica Spurgo Velox di Petrelli Mario & C. s.a.s, la quale ha sottoscritto con il Consorzio ATO un Contratto d’Appalto.
L’astensione dal lavoro da parte dei trasportatori che curano i collegamenti tra l’impianto di bio-stabilizzazione e l’impianto frontaliero di CDR per conto delle due ditte non ha permesso alle aziende responsabili del servizio di raccolta dei rifiuti nei vari paesi di compiere puntualmente il loro servizio. Ma tale situazione, per fortuna, non ha causato alcun disagio ed è passata quasi inosservata agli occhi dei cittadini grazie alla collaborazione dei gestori dell’impianto di bio-stabilizzazione e alla disponibilità delle aziende che operano nel Comune di Lecce.
La situazione è rientrata definitivamente questa mattina quando l’assessore Andrea Guido, insieme al dirigente del settore Ambiente, Fernando Bonocuore, ha incontrato il coordinatore delle ditte Idrodinamica Spurgo Velox s.r.l. ed Axa s.r.l. per invitarlo a desistere dall’astensione poiché il Comune di Lecce stava già provvedendo al pagamento delle somme arretrate.
“Proprio in queste ore, infatti - ha commentato l’assessore Andrea Guido - l’Amministrazione del capoluogo, in aggiunta ad alcuni dei comuni facenti parte dell’ATO LE1 sta provvedendo al pagamento delle somme dovute. Purtroppo la maggior parte dei comuni dell’ATO LE1 non ha ottemperato agli obblighi derivanti dal contratto e non intende provvedere al pagamento. Avevo inoltrato alla ditta Ambiente e Sviluppo, ai trasportatori delle ditte Axa s.r.l. e Idrodinamica Spurgo Velox s.r.l., al Presidente dell’ATO LE1 e al Prefetto, una proposta per inibire l’ingresso all’impianto da parte dei comuni morosi ma tale strada non risulta percorribile poiché si andrebbe verso una interruzione di un pubblico servizio che porterebbe ai relativi danni. Tale situazione, complicata da spiegare, non può e non deve travolgere comuni come quello di Lecce che si impegnano quotidianamente per trovare le risorse per onorare gli impegni presi ma allo stesso modo tale situazione non può essere un alibi per tutte le amministrazioni morose che sfruttano l’impossibilità di separare i rifiuti per comune di provenienza una volta pervenuti in discarica. Mi meraviglia come alcune Amministrazioni possano essere così superficiali nell’affrontare e gestire problematiche di simile portata. Il Comune di Lecce, anche in questa occasione, assumendo spontaneamente un ruolo di leadership nella conduzione delle trattative volte alla soluzione della questione che di lì a breve si sarebbe potuta trasformare in una vera propria emergenza ambientale, ha dimostrato ancora una volta il proprio senso di responsabilità nei confronti del più vasto ambito provinciale. Mi auguro però che in futuro anche le altre Amministrazioni aderenti l’ATO LE1 possano rendersi più attive, efficienti e responsabili nella gestione di problematiche così importanti per i cittadini e il territorio”.