'Lo Jonio non si tocca', tre regioni si mobilitano

(Foto d'archivio: Puglia, Calabria e Basilicata si mobilitano contro le trivelle)
TARANTO.  Si allarga sempre di più il fronte anti-petrolifero. Tre regioni, Basilicata, Calabria e Puglia, sono mobilitate per evitare la concessione ministeriale per permessi di ricerca di petrolio e gas nello Jonio settentrionale e nel Golfo di Taranto. Due compagnie - Shell e Apennine Energy - hanno presentato in tutto quattro richieste di prospezione sismica sui fondali per verificare la presenza di depositi di idrocarburi con la tecnica del "air gun", il forte getto d'aria a riflessione.

Domani sara' una giornata di mobilitazione, non solo di adesioni istituzionali ma soprattutto di persone che si sono date appuntamento a Policoro (Matera) per una marcia aperta dallo slogan "No alle trivelle" sul mar Jonio. C'e' il timore, infatti, che i depositi di petrolio e gas siano realmente presenti sui fondali jonici e che cio' porterebbe poi a delle vere autorizzazioni con piattaforme marine per l'estrazione.

E' un rischio che l'agricoltura ed il turismo dello Jonio non vogliono correre e quindi il "no" arriva gia' in questa fase, in cui le compagnie chiedono di "sondare". La Puglia e' gia' stata in prima linea sull'Adriatico sia insieme a Molise ed Abruzzo sia per la difesa delle Isole Tremiti. Stavolta sono maggiormente interessate Basilicata e Calabria e nella regione lucana tale questione getta il sale sulle mai rimarginate ferite che nell'opinione pubblica comporta lo sfruttamento massiccio delle fonti fossili in Val d'Agri.

Per la manifestazione di Policoro di domani mattina - in programma una marcia, interventi di autorita' ed esperti, momenti musicali - le adesioni sono diventate molte. L'Amministrazione comunale di Policoro fa sapere che hanno confermato la propria presenza "tutte le amministrazioni comunali delle tre Regioni che si affacciano sullo Jonio", proprio tutte "dal tacco alla punta dello Stivale", sottolinea.

"Policoro sara' onorata di difendere quella 'ionicita" che esprime il nostro Golfo", sottolinea. Oltre alle autorita' regionali lucane, hanno aderito ufficialmente il presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Onofrio Introna ed il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano.

"Tra le tante amministrazioni che aderiranno - ha aggiunto il sindaco di Policoro Leone - i Comuni pugliesi da Ginosa (Taranto) a Castrignano del Capo (Lecce), comprendenti anche importanti Citta' turistiche salentine, come Gallipoli, Porto Cesareo, Nardo'; i Comuni calabresi da Rocca Imperiale (Cosenza) a Calopezzati (Crotone); le Province di Matera, Potenza, Lecce, Cosenza; le scolaresche dell'intera costa; le associazioni ambientaliste, agricole e turistiche". Ovviamente non mancheranno l'Anci Basilicata ed i sindaci del comprensorio jonico materano. Molte anche le sigle: No Triv, Fai - Fondo Ambiente Italiano, Greenpeace, wwf, Legambiente, Federparchi.

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