BARI. Il consigliere regionale PdL Nino Marmo, vice-presidente del Consiglio regionale, ha diffuso la seguente nota:
“Il rientro a casa dei due fucilieri di Marina pugliesi Latorre e Girone per le feste di Natale, dopo quasi un anno in cui sono stati illegittimamente bloccati in un Paese straniero per avere difeso la nave italiana come da compiti affidati, non può certamente compensare l’ingiustizia subita da loro e dalle loro famiglie e l’umiliazione in tutto questo tempo inflitta al nostro Paese in quanto tale.
Non possiamo dimenticare in particolare che essi furono fatti scendere con l’inganno dal lembo di territorio italiano rappresentato da un bastimento battente la nostra bandiera e non possiamo pertanto ritenerci vincolati ad alcun impegno estortoci a seguito di esso.
Nessun Paese al mondo consegnerebbe i suoi soldati a chi ha già dimostrato di volerli perseguitare senza alcun rispetto anche e soprattutto per la divisa che indossano.
Penso pertanto che, se qualcuno dovesse ipotizzare una qualche continuazione di questa brutta storia in cui certamente il nostro Governo non ha brillato in efficienza ed autorevolezza, dovrebbe misurarsi con un muro invalicabile di pubblica opinione”.
“Il rientro a casa dei due fucilieri di Marina pugliesi Latorre e Girone per le feste di Natale, dopo quasi un anno in cui sono stati illegittimamente bloccati in un Paese straniero per avere difeso la nave italiana come da compiti affidati, non può certamente compensare l’ingiustizia subita da loro e dalle loro famiglie e l’umiliazione in tutto questo tempo inflitta al nostro Paese in quanto tale.
Non possiamo dimenticare in particolare che essi furono fatti scendere con l’inganno dal lembo di territorio italiano rappresentato da un bastimento battente la nostra bandiera e non possiamo pertanto ritenerci vincolati ad alcun impegno estortoci a seguito di esso.
Nessun Paese al mondo consegnerebbe i suoi soldati a chi ha già dimostrato di volerli perseguitare senza alcun rispetto anche e soprattutto per la divisa che indossano.
Penso pertanto che, se qualcuno dovesse ipotizzare una qualche continuazione di questa brutta storia in cui certamente il nostro Governo non ha brillato in efficienza ed autorevolezza, dovrebbe misurarsi con un muro invalicabile di pubblica opinione”.
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