BARI. "La notizia che l’alta Corte del Kerala ha concesso due settimane a casa per Natale ai nostri marò è certamente positiva e ci riempie di gioia, soprattutto pensando a Massimiliano e Salvatore e alle loro famiglie. Ma non posso nascondere che questa decisione, arrivata dopo estenuanti trattative e peraltro segnata dalla richiesta di una assurda cauzione a garanzia di 826mila euro, non cancella affatto l’amarezza per quello che non esito a definire un sopruso consumato ai danni dell’Italia e degli italiani, oltre che dei diretti interessati e a cui l’Italia e gli italiani devono mettere fine.
Ad essere offesa è la dignità di due servitori della Patria – se è ancora concesso utilizzare questa parola – come Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ma ad essere umiliata è una intera Nazione, in barba ad ogni regola e alla giurisdizione internazionale.
Mi auguro che questo ritorno a casa sia l’occasione di un sussulto d orgoglio che non si limiti all’indignazione o a qualche flebile protesta burocratica. E’ inammissibile che a quasi un anno – era il 15 febbraio scorso – dall’arresto dei nostri fucilieri della Marina militare che svolgevano il proprio dovere di difesa su una nave battente bandiera italiana e in acque internazionali, si debba ancora assistere a questo scempio, ad opera di una nazione amica, nella indifferenza totale della comunità internazionale.
E’ il momento di dire basta ed operare con azioni concrete ed efficaci che misurino l’autorevolezza del nostro Governo sinora rimasta fortemente appannata su questo fronte.
Intanto attendiamo con ansia Massimiliano e Salvatore, insieme ai familiari che ho conosciuto personalmente e accolto in Senato perché mi facessi portatore, attraverso il presidente Dini, di una lettera da consegnare ai loro congiunti detenuti in India e a cui sono profondamente vicino, come credo abbia il dovere di fare un uomo delle istituzioni”.
Lo dichiara in una nota il sen. del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri.
Ad essere offesa è la dignità di due servitori della Patria – se è ancora concesso utilizzare questa parola – come Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ma ad essere umiliata è una intera Nazione, in barba ad ogni regola e alla giurisdizione internazionale.
Mi auguro che questo ritorno a casa sia l’occasione di un sussulto d orgoglio che non si limiti all’indignazione o a qualche flebile protesta burocratica. E’ inammissibile che a quasi un anno – era il 15 febbraio scorso – dall’arresto dei nostri fucilieri della Marina militare che svolgevano il proprio dovere di difesa su una nave battente bandiera italiana e in acque internazionali, si debba ancora assistere a questo scempio, ad opera di una nazione amica, nella indifferenza totale della comunità internazionale.
E’ il momento di dire basta ed operare con azioni concrete ed efficaci che misurino l’autorevolezza del nostro Governo sinora rimasta fortemente appannata su questo fronte.
Intanto attendiamo con ansia Massimiliano e Salvatore, insieme ai familiari che ho conosciuto personalmente e accolto in Senato perché mi facessi portatore, attraverso il presidente Dini, di una lettera da consegnare ai loro congiunti detenuti in India e a cui sono profondamente vicino, come credo abbia il dovere di fare un uomo delle istituzioni”.
Lo dichiara in una nota il sen. del Pdl Luigi d’Ambrosio Lettieri.
Tags
Politica locale