(GUARDA IL VIDEO) Assenteismo di massa all'Iacp di Messina, dove da controlli delle Fiamme Gialle e' emerso che 81 dipendenti su un totale di 96 erano soliti allontanarsi arbitrariamente dal lavoro.
Quattro gli ordini di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessi dal Gip Monica Marino su richiesta della Procura per altrettanti impiegati, mentre per 54 sono stati disposti provvedimenti di obbligo di firma. L'accusa e' di truffa aggravata ai danni dello Stato. L'indagine, diretta dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Antonio Carchietti, e' durata mesi ed e' stata condotta con telecamere collocate a entrambi gli ingressi dell'ente.
Si e' scoperto che i dipendenti dell'Iacp, a piccoli gruppi, si mettevano d'accordo tra loro perhe' uno timbrasse i badge magnetici di tutti, consentendo agli altri di arrivare in ritardo o andarsene in anticipo, o anche di uscire per dedicarsi a faccende personali. In alcune occasioni la pausa pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore e qualcuno sceglieva di non tornare affatto in ufficio.
Quattro gli ordini di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessi dal Gip Monica Marino su richiesta della Procura per altrettanti impiegati, mentre per 54 sono stati disposti provvedimenti di obbligo di firma. L'accusa e' di truffa aggravata ai danni dello Stato. L'indagine, diretta dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Antonio Carchietti, e' durata mesi ed e' stata condotta con telecamere collocate a entrambi gli ingressi dell'ente.
Si e' scoperto che i dipendenti dell'Iacp, a piccoli gruppi, si mettevano d'accordo tra loro perhe' uno timbrasse i badge magnetici di tutti, consentendo agli altri di arrivare in ritardo o andarsene in anticipo, o anche di uscire per dedicarsi a faccende personali. In alcune occasioni la pausa pranzo, fissata in 30 minuti, durava oltre due ore e qualcuno sceglieva di non tornare affatto in ufficio.
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