Il presidente della Repubblica Napolitano si dice 'preoccupato' del finale concitato della legislatura Monti. 'Sceglierò io premier' |
La conclusione "non piena in extremis" della legislatura ha suscitato "rammarico e preoccupazione per il suo brusco esito finale". Sono le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando al Quirinale durante la cerimonia per lo scambio di auguri con le alte cariche dello Stato.
"Attenzione, in gioco e' il Paese, e' il nostro comune futuro, e non solo un fascio di voti per questo o quel partito" ha aggiunto. I giudizi sui risultati ottenuti in un campo o nell'altro possono "legittimamente divergere" ha aggiunto il Capo dello Stato, "e puo' darsi che si facciano ancor piu' divergenti, magari nell'imputazione delle rispettive colpe tra le forze politiche nel fuoco della battaglia elettorale. E' eccessivo mettere in guardia, come in questo momento faccio, perche' in quel fuoco polemico non si bruci il recupero di fiducia nell'Italia che si e' manifestato negli ultimi tempi in Europa, nella Comunita' internazionale e negli stessi, pur poco trasparenti, mercati finanziari?".
D'altra parte, ha aggiunto Napolitano "nessuno dei soggetti politici che hanno fino a ieri fatto vivere e operare questo Governo, dovrebbe avere interesse ad annullare il contributo dato anche a prezzo di limiti, sacrifici e rischi responsabilmente accettati".
MONTI: ORA SERVONO PERSONE PREPARATE - "Bisogna fare di più e meglio". "Per ripartire si potrebbe proprio cominciare da un investimento straordinario in capitale umano al quale concorrano tutte le forze del Paese e soprattutto le imprese, perché se lo Stato da solo non può risolvere ogni problema questo non significa che non possano riuscirci gli italiani nel loro insieme come paese, non solo come Stato, e soprattutto quelli più giovani, se sapremo affrontare uniti i problemi che abbiamo di fronte".
Lo afferma il premier Mario Monti in un messaggio agli studenti trasmesso dal Gr1. "Avete certamente ragione quando affermate che bisogna fare di più e meglio, sono il primo a dire che non basta enunciare per voi la speranza ed esortarvi a coltivarla, occorre organizzare la speranza, stimolare una creatività più fresca, una fantasia più liberante, la gioia turbinosa dell'iniziativa, dobbiamo convincerci che per crescere occorre spalancare la finestra del futuro, progettare insieme, osare insieme, cambiare insieme", dice tra l'altro il premier.