Nuzziello: “Non possiamo deludere il desiderio di cambiamento della gente”

FOGGIA. “Il grande successo di partecipazione democratica conseguito da Pierluigi Bersani alle primarie di domenica scorsa è la esplicita richiesta di un Paese consapevole che se vuole tornare a crescere deve invertire la rotta. Una domanda, dal suono di grido d’allarme lanciato dal popolo del centrosinistra, alla quale il Movimento de La Puglia per Vendola della Provincia di Foggia, si è unito contribuendo al grande risultato ottenuto da Bersani. Abbiamo caricato la gente di aspettative di cambiamento che non possiamo deludere. Bisogna riscrivere l’agenda di governo del nostro Paese mettendo al centro la questione meridionale, che non deve essere trattata con la retorica di sempre, ma che deve proporre, discutere e rendere efficaci con tematiche di equilibrio ed equità. Il Mezzogiorno è carico di gravi condizioni di inequità, depauperamento del capitale umano, disuguaglianze interne, nodi critici. Si stanno consolidando nell’area sociale dei giovani, bambini e adolescenti livelli di povertà economica, di servizi e di opportunità formative davvero allarmanti. Le politiche sociali spesso non sono in grado di incarnare il loro ruolo consueto, che è quello di tamponamento di condizioni precarie. Anche la disoccupazione è preoccupante, il mondo del lavoro è anch’esso spaccato in due, da una parte ci sono pochi lavoratori garantiti da una regolare retribuzione, dall’altra, che è la maggioranza, c’è il lavoro sommerso, precario e mal retribuito. Per il sistema delle imprese la situazione è anch’essa precaria. Mancano politiche di sostegno agli investimenti e gli incentivi fiscali, sia sul piano tributario, sia sul piano del costo del lavoro. Non c’è una concreta manovra di lotta contro l’usura, una piaga per l’area meridionale e fenomeno assai diffuso per le piccole e medie imprese e per le imprese individuali, che frequentemente ricorrono a finanziamenti esterni al sistema bancario. Il fenomeno necessita una corretta politica legislativa e di vera regolamentazione della materia dell’usura, non semplici accordi formali. Da anni dunque si è innescato un ciclo vizioso da cui possiamo uscire solo con interventi sociali, nel Mezzogiorno, per l’infanzia e i giovani, di modernizzazione dell’organizzazione istituzionale e di redistribuzione delle risorse che possano innescare quel processo virtuoso di benessere per tutti i cittadini, di cui il Paese necessita''.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto