Sono le parole dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno che ha ritirato il Premio Vitantonio e Mario Pizzigallo, promosso dalla Fondazione Nuove Proposte di Martina Franca, ieri in una cerimonia molto partecipata nella sala consiliare del Comune di Martina Franca, alla presenza di numerosi esponenti del mondo produttivo. Sono intervenuti il sindaco Franco Ancona, il presidente della Fondazione Elio Michele Greco, l'ex assessore regionale all'agricoltura Antonuccio Silvestri ed i familiari dei due concittadini martinesi a cui il premio è intitolato. Presente anche il consigliere Francesco Laddomada che ha tenuto la Laudatio del premiato.
“Esprimo un sentimento sincero di gratitudine – ha proseguito l’assessore Stefàno – per la motivazione che accompagna il premio, che irrora di entusiasmo un impegno personale affiancato dal lavoro di tutta la struttura assessorile per il conseguimento di obiettivi di crescita e sviluppo del nostro comparto agricolo e rurale. Dedico questo premio ai produttori pugliesi che mi consentono di vivere una esperienza meravigliosa insieme all'orgoglio di una grande tradizione che ha reso famosa la Puglia nel mondo e che oggi è traccia di impegno anche per le nuove generazioni".
Le motivazioni : “A Dario Stefàno , per la passione e competenze con le quali guida il processo di sviluppo agricolo e forestale del nostro territorio con particolare riferimento alla promozione dei prodotti d Puglia nel mondo”.
Il Premio: è intitolato a due martinesi che hanno onorato la loro città, la società civile, istituzionale ed accademica italiana con il loro impegno nella promozione delle attività forestali ed agricole. Vitantonio Pizzigallo, Generale del Corpo Forestale, Direttore Generale del Ministero dell’Agricoltura, docente universitario, autore di numerose pubblicazioni che specie per quanto riguarda lo sviluppo montano del territorio rappresentano ancora oggi un preciso punto di riferimento, sia per il potere legislativo che per quello esecutivo.
Mario Pizzigallo invece operò ad alto livello quale Dirigente degli Enti per la Riforma Agraria, prima in Sila e successivamente in Puglia, Lucania e Molise contribuendo con il suo impegno e nel suo settore specifico al miracolo economico italiano del dopoguerra.
