LECCE. L’evento - curato da Alessandro Lazzari - è promosso da Light & Fashion chiude così la stagione incontri d’autore 2012 regalando, alla città di Lecce, l’esclusiva in Puglia di Massimo Bisotti e del meritato successo che lo sta caratterizzando in particolare su Facebook dove è seguito da oltre 27000 fan, posizionandosi, ventitreesimo su i primi cento libri venduti.
“La luna Blu. Il percorso inverso dei sogni”, scritto da Massimo Bisotti e pubblicato da Edizioni Psiconline nella collana “A tu per tu” […ha la capacità di mirare e mettere a segno nel cuore del lettore il dubbio che le emozioni siano ancora la via percorribile per guardarsi dentro. Un libro quello di Bisotti che indaga in quel profondo che si tenta di proteggere ergendo muraglie di incomunicabilità verbale ed affettiva, che sempre più spesso ci conducono verso derive affettive anziché con coraggio condurci a scegliere di solcare mari non ancora conosciuti. Mi piace pensare a Bisotti come ad un “ricercatore” che dopo aver riportato alla luce un “virus” – Altro non è l’amore ai tempi della crisi emozionale – stia tentando di scoprire l’antidoto nei nostri stessi anticorpi. Affinchè un nuovo cominciamento non sia più iniziato dal dolore di recitare il copione dell’anaffettività mandato a memoria negli anni, affinché il corpo della nostra anima non abiti stanze vuote piene solo di parole.
Un antidoto non contro il virus-amore, ma una cura che ci consenta di oltrepassare le paure recondite delle ferite subite, una cura che ci insegni il coraggio dell’hic et nunc, perché non vale l’emozione dei nostri giorni andati, né di quelli a venire, giacché il futuro non ci appartiene. Ci appartiene il qui ed ora, solo che abbiamo smarrito la via percorribile per guardarlo negli occhi senza timore, assorbiti come siamo da un tempo che ci vuole patinati, photoshoppati e allo stremo delle forze in una società che ha in se le stigmate del “consuma - produci – crepa”.Fluido nella scrittura, concreto nei concetti, “La luna blu” è un libro profondo la cui trama si di-svela nei monologhi densi che ci inducono all’incontro con l’insondabilità dell’altro. Nessuna enfasi, domande alle quali tentare una risposta dall’interno. Pagine quelle di Bisotti che dal fuori ci conducono dentro. Al lettore scegliere il dove, se in se stesso o nel suo interlocutore affettivo...] Così ne parla Rosanna Gesualdo che insieme ad Alessandro Lazzari tenterà di mettere in difficoltà le argomentazioni di Massimo Bisotti, oramai noto ai lettori italiani come “il Poeta dell’amore”. Difficoltà che ci inducano a comprendere il senso inespresso di ciò che il cuore sente e non sa pronunciare.
Brevi cenni biografici - Massimo Bisotti nasce e vive a Roma, ha studiato Lettere, compone musica, suona il pianoforte e ama l’energia che gli trasmette. Appassionato di letteratura, psicologia, filosofie orientali, cultura Zen in particolare, ha iniziato a scrivere, almeno crede, “perché le parole rimarginassero le ferite e si chiudessero in cicatrici”. “Mettersi a nudo è un rischio ma vale la pena rischiare. Fondersi senza confondersi è alla base di ogni rapporto che funzioni. Utilizzare ogni dolore vissuto per gli altri e non come un pass contro gli altri. Spendersi senza riserve e donare quel che si può. Quindi donare quel che si è”.
“La luna Blu. Il percorso inverso dei sogni”, scritto da Massimo Bisotti e pubblicato da Edizioni Psiconline nella collana “A tu per tu” […ha la capacità di mirare e mettere a segno nel cuore del lettore il dubbio che le emozioni siano ancora la via percorribile per guardarsi dentro. Un libro quello di Bisotti che indaga in quel profondo che si tenta di proteggere ergendo muraglie di incomunicabilità verbale ed affettiva, che sempre più spesso ci conducono verso derive affettive anziché con coraggio condurci a scegliere di solcare mari non ancora conosciuti. Mi piace pensare a Bisotti come ad un “ricercatore” che dopo aver riportato alla luce un “virus” – Altro non è l’amore ai tempi della crisi emozionale – stia tentando di scoprire l’antidoto nei nostri stessi anticorpi. Affinchè un nuovo cominciamento non sia più iniziato dal dolore di recitare il copione dell’anaffettività mandato a memoria negli anni, affinché il corpo della nostra anima non abiti stanze vuote piene solo di parole.
Un antidoto non contro il virus-amore, ma una cura che ci consenta di oltrepassare le paure recondite delle ferite subite, una cura che ci insegni il coraggio dell’hic et nunc, perché non vale l’emozione dei nostri giorni andati, né di quelli a venire, giacché il futuro non ci appartiene. Ci appartiene il qui ed ora, solo che abbiamo smarrito la via percorribile per guardarlo negli occhi senza timore, assorbiti come siamo da un tempo che ci vuole patinati, photoshoppati e allo stremo delle forze in una società che ha in se le stigmate del “consuma - produci – crepa”.Fluido nella scrittura, concreto nei concetti, “La luna blu” è un libro profondo la cui trama si di-svela nei monologhi densi che ci inducono all’incontro con l’insondabilità dell’altro. Nessuna enfasi, domande alle quali tentare una risposta dall’interno. Pagine quelle di Bisotti che dal fuori ci conducono dentro. Al lettore scegliere il dove, se in se stesso o nel suo interlocutore affettivo...] Così ne parla Rosanna Gesualdo che insieme ad Alessandro Lazzari tenterà di mettere in difficoltà le argomentazioni di Massimo Bisotti, oramai noto ai lettori italiani come “il Poeta dell’amore”. Difficoltà che ci inducano a comprendere il senso inespresso di ciò che il cuore sente e non sa pronunciare.
Brevi cenni biografici - Massimo Bisotti nasce e vive a Roma, ha studiato Lettere, compone musica, suona il pianoforte e ama l’energia che gli trasmette. Appassionato di letteratura, psicologia, filosofie orientali, cultura Zen in particolare, ha iniziato a scrivere, almeno crede, “perché le parole rimarginassero le ferite e si chiudessero in cicatrici”. “Mettersi a nudo è un rischio ma vale la pena rischiare. Fondersi senza confondersi è alla base di ogni rapporto che funzioni. Utilizzare ogni dolore vissuto per gli altri e non come un pass contro gli altri. Spendersi senza riserve e donare quel che si può. Quindi donare quel che si è”.