BARI. La Regione Puglia è capofila nazionale della spending review. Il Consiglio regionale ha completato il percorso di riduzione dei cosiddetti costi della politica riducendo a 50 il numero dei consiglieri regionali, con l’approvazione in seconda lettura della modifica dello Statuto regionale.
Inoltre il presidente della Giunta eletto, potrà nominare solo due assessori esterni, tutti gli altri dovranno essere esclusivamente consiglieri regionali eletti.
La Puglia si conferma regione virtuosa nei fatti e a sottolinearlo è stato per primo il capogruppo del Pdl, Rocco Palese, che ha definito la scelta del Consiglio regionale, un “atto di autoriforma espressione di grande sobrietà ”.
Il governo nazionale da tempo tenta di ridisegnare l’architettura istituzionale dello Stato con provvedimenti che “hanno - secondo Palese - tradito la vocazione per cui sono stati generati e di fatto sono stati un fallimento”.
Palese ha puntato il dito su un argomento a cui è particolarmente sensibile “il risparmio”. Il risparmio previsto per la prossima legislatura, infatti secondo l’esponente del Pdl, sarà di 30 milioni di euro, quando a sedere sugli scranni del Consiglio ci saranno 50 consiglieri più il presidente della Giunta, invece di 70 più uno.
Secondo il capogruppo di Sel, Michele Losappio, la norma che il Consiglio ha approvato “non è la migliore possibile in un Paese moderno”. “Sarebbe stato necessario – ha detto - lavorare coordinando e armonizzando la riduzione dei costi delle Regioni con quelle dello Stato, tenendo conto delle esigenze numeriche in riferimento al territorio, per esempio. “Ma l’emergenza economica e sociale che stiamo vivendo – ha continuato Losappio – ci ha imposto questa scelta significativa, anche per dare un segnale forte di attenzione e sensibilità all’opinione pubblica. Va detto però che le grandi riforme annunciate dal governo nazionale sono di fatto inesistenti e inefficaci”.
Sergio Blasi segretario regionale del Pd, ha rimarcato il fatto che la Regione Puglia per prima si è dotata di una riforma in sintonia con le richiesta di sobrietà che viene sollecitata dalla gente. “non si possono chiedere sacrifici – ha detto – senza assumere decisioni che siano rappresentative della nostra volontà di cambiamento”.
Per Francesco Damone (la Ppdt), “non siamo tutti Fiorito, molti di noi lavorano con serietà e fanno della politica una missione. Detto questo, la riforma di cui ci siamo dotati è un gesto di ulteriore serietà e sobrietà ”.
Sullo stesso tema del “non siamo tutti uguali” hanno insistito anche Euprepio Curto (Fli) e Salvatore Negro (Udc). “Metterci tutti sullo stesso piano – ha detto Curto – non giova alla democrazia e nemmeno cadere negli eccessi di demagogia e populismo fa bene alla politica”.
Per Negro questi provvedimenti sono frutto “dell’onda mediatica”, ma ha esortato il presidente Vendola a rappresentare a livello nazionale l’obiettivo raggiunto dalla Puglia perché diventi un esempio per tutta la Nazione.
INTRONA: GIORNATA IMPORTANTE PER LA PUGLIA - “Una giornata importante per la Puglia, una pagina di buona politica, a misura della gente. Non siamo mai stati meno ‘Casta’ di oggi. Il Consiglio regionale ha segnato un altro passo avanti decisivo nel processo di autoriforma”, avviato autonomamente, ancora prima che calasse sulle Regioni italiane la scure del governo dei tecnici”, ha sottolineato il presidente dell’Assemblea Onofrio Introna, commentando l’approvazione in seconda lettura della riduzione del plenum a 50 consiglieri, dalla prossima legislatura.
“Abbiamo seguito questo percorso senza ipocrisie, avviandolo con la prima riduzione a 60 consiglieri, ora, definitivamente, a 50, più il presidente eletto. Poi è toccato, di recente, alle norme che rivedono radicalmente lo status economico dei componenti del Consiglio regionale pugliese. L’avevamo annunciato e proseguiamo su questa strada, con coerenza e piena consapevolezza dell’esigenza di fornire ai cittadini un segnale di sobrietà e di attenzione. È motivo d’orgoglio, questo, per l’intera l’Assemblea, per l’Ufficio di Presidenza, per i capigruppo, per tutti i consiglieri”.
“Siamo all’avanguardia, ancora una volta: il Consiglio regionale della Puglia, regione virtuosa, la più ‘leggera’ per le tasche dei contribuenti, è tra i primi a raggiungere traguardi morali, materiali e finanziari importanti,
“Gli impegni assunti nelle dichiarazioni rese al mio insediamento sono stati tutti rispettati ed è un ulteriore motivo di soddisfazione”, fa presente il presidente Introna.
Ed ora, “in sintonia con quanto ci chiedono le cittadine e i cittadini, sotto con la revisione della legge elettorale. Da domani, la commissione affari istituzionali, la settima, dovrà dedicarsi con tempestività al nuovo testo, che dovrà recepire i rilievi della Consulta sul premio di maggioranza, adeguarsi alle modifiche statutarie dei numeri – riduzione a 50 consiglieri, ma anche a 10 assessori e solo 2 esterni – e rispondere alle attese delle donne: più parità di genere, nelle urne e in quest’Aula. Sono certo – conclude Introna – che saranno recuperati i principi che chiedono garanzie per la parità di genere nell’Assemblea”.
Inoltre il presidente della Giunta eletto, potrà nominare solo due assessori esterni, tutti gli altri dovranno essere esclusivamente consiglieri regionali eletti.
La Puglia si conferma regione virtuosa nei fatti e a sottolinearlo è stato per primo il capogruppo del Pdl, Rocco Palese, che ha definito la scelta del Consiglio regionale, un “atto di autoriforma espressione di grande sobrietà ”.
Il governo nazionale da tempo tenta di ridisegnare l’architettura istituzionale dello Stato con provvedimenti che “hanno - secondo Palese - tradito la vocazione per cui sono stati generati e di fatto sono stati un fallimento”.
Palese ha puntato il dito su un argomento a cui è particolarmente sensibile “il risparmio”. Il risparmio previsto per la prossima legislatura, infatti secondo l’esponente del Pdl, sarà di 30 milioni di euro, quando a sedere sugli scranni del Consiglio ci saranno 50 consiglieri più il presidente della Giunta, invece di 70 più uno.
Secondo il capogruppo di Sel, Michele Losappio, la norma che il Consiglio ha approvato “non è la migliore possibile in un Paese moderno”. “Sarebbe stato necessario – ha detto - lavorare coordinando e armonizzando la riduzione dei costi delle Regioni con quelle dello Stato, tenendo conto delle esigenze numeriche in riferimento al territorio, per esempio. “Ma l’emergenza economica e sociale che stiamo vivendo – ha continuato Losappio – ci ha imposto questa scelta significativa, anche per dare un segnale forte di attenzione e sensibilità all’opinione pubblica. Va detto però che le grandi riforme annunciate dal governo nazionale sono di fatto inesistenti e inefficaci”.
Sergio Blasi segretario regionale del Pd, ha rimarcato il fatto che la Regione Puglia per prima si è dotata di una riforma in sintonia con le richiesta di sobrietà che viene sollecitata dalla gente. “non si possono chiedere sacrifici – ha detto – senza assumere decisioni che siano rappresentative della nostra volontà di cambiamento”.
Per Francesco Damone (la Ppdt), “non siamo tutti Fiorito, molti di noi lavorano con serietà e fanno della politica una missione. Detto questo, la riforma di cui ci siamo dotati è un gesto di ulteriore serietà e sobrietà ”.
Sullo stesso tema del “non siamo tutti uguali” hanno insistito anche Euprepio Curto (Fli) e Salvatore Negro (Udc). “Metterci tutti sullo stesso piano – ha detto Curto – non giova alla democrazia e nemmeno cadere negli eccessi di demagogia e populismo fa bene alla politica”.
Per Negro questi provvedimenti sono frutto “dell’onda mediatica”, ma ha esortato il presidente Vendola a rappresentare a livello nazionale l’obiettivo raggiunto dalla Puglia perché diventi un esempio per tutta la Nazione.
INTRONA: GIORNATA IMPORTANTE PER LA PUGLIA - “Una giornata importante per la Puglia, una pagina di buona politica, a misura della gente. Non siamo mai stati meno ‘Casta’ di oggi. Il Consiglio regionale ha segnato un altro passo avanti decisivo nel processo di autoriforma”, avviato autonomamente, ancora prima che calasse sulle Regioni italiane la scure del governo dei tecnici”, ha sottolineato il presidente dell’Assemblea Onofrio Introna, commentando l’approvazione in seconda lettura della riduzione del plenum a 50 consiglieri, dalla prossima legislatura.
“Abbiamo seguito questo percorso senza ipocrisie, avviandolo con la prima riduzione a 60 consiglieri, ora, definitivamente, a 50, più il presidente eletto. Poi è toccato, di recente, alle norme che rivedono radicalmente lo status economico dei componenti del Consiglio regionale pugliese. L’avevamo annunciato e proseguiamo su questa strada, con coerenza e piena consapevolezza dell’esigenza di fornire ai cittadini un segnale di sobrietà e di attenzione. È motivo d’orgoglio, questo, per l’intera l’Assemblea, per l’Ufficio di Presidenza, per i capigruppo, per tutti i consiglieri”.
“Siamo all’avanguardia, ancora una volta: il Consiglio regionale della Puglia, regione virtuosa, la più ‘leggera’ per le tasche dei contribuenti, è tra i primi a raggiungere traguardi morali, materiali e finanziari importanti,
“Gli impegni assunti nelle dichiarazioni rese al mio insediamento sono stati tutti rispettati ed è un ulteriore motivo di soddisfazione”, fa presente il presidente Introna.
Ed ora, “in sintonia con quanto ci chiedono le cittadine e i cittadini, sotto con la revisione della legge elettorale. Da domani, la commissione affari istituzionali, la settima, dovrà dedicarsi con tempestività al nuovo testo, che dovrà recepire i rilievi della Consulta sul premio di maggioranza, adeguarsi alle modifiche statutarie dei numeri – riduzione a 50 consiglieri, ma anche a 10 assessori e solo 2 esterni – e rispondere alle attese delle donne: più parità di genere, nelle urne e in quest’Aula. Sono certo – conclude Introna – che saranno recuperati i principi che chiedono garanzie per la parità di genere nell’Assemblea”.