Sanità e riforme istituzionali, Mennea: “Da Roma poche buone notizie”


BARLETTA. Il consigliere regionale del Partito Democratico oggi ha partecipato ad un incontro a Roma per il tavolo con la Commissione di monitoraggio del Consiglio d’Europa
Riforme istituzionali e sanità. Sono i due argomenti oggetto dell’intervento del consigliere regionale della Puglia Ruggiero Mennea all’incontro che c’è stato oggi a Roma, presso la sede dell’Aiccre (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), ad un anno dalla riunione precedente, tra una delegazione italiana del Consiglio d’Europa, di cui l’esponente del Partito Democratico fa parte in rappresentanza della Regione Puglia, e una delegazione della Commissione di monitoraggio del Congresso dei poteri locali e regionali dello stesso Consiglio d’Europa.

La commissione è al lavoro per valutare la conformità dell’attuale situazione italiana con gli impegni assunti con la ratifica della Carta europea delle autonomie locali. “Le questioni che ho posto all’attenzione della Commissione di monitoraggio sono molto attuali”, spiega Mennea. “Sulla sanità c’è poco da dire, la situazione sta sprofondando. Ci sono regioni in cui i livelli minimi di assistenza non vengono rispettati. In Puglia, purtroppo, ci sono realtà dove questo già accade e con i tagli che il Governo Monti sta già prospettando la situazione non può che peggiorare. Di qui la necessità di un intervento del Governo, già sollecitato dalla Commissione di monitoraggio subito dopo il nostro incontro di oggi”.

Lo stesso dicasi sulle riforme istituzionali. “In Italia ormai è soprattutto il Governo a fare le leggi”, sottolinea ancora Mennea, “e questo non è più accettabile. Servono riforme sostanziali in grado di ripristinare il funzionamento dello Stato così come previsto dalla nostra Costituzione. Oggi, purtroppo, la Carta viene sistematicamente aggirata”. “Ho preso atto della volontà della Commissione di monitoraggio di farsi carico delle questioni da me poste e che faranno parte del suo rapporto finale. Continuerò a seguire il lavoro della Commissione e a segnalare tutte quelle restrizioni dell’esercizio della democrazia delle autonomie locali, che purtroppo da qualche anno stanno limitando la sovranità popolare e la partecipazione dei cittadini alle decisioni che riguardano il proprio territorio”.

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