ROMA. Prosegue oggi la mobilitazione studentesca.
Oggi, infatti, gli studenti italiani scendono ancora una volta in piazza per manifestare la ''profonda voglia di cambiamento''.
''Oggi saremo in piazza in molte citta' italiane - dichiara Daniele Lanni, Portavoce Nazionale della Rete degli Studenti Medi - Da Palermo a Padova migliaia di studenti sfileranno in corteo per chiedere risposte. Quest'autunno siamo riusciti a fermare la legge Aprea, per la seconda volta, respingendo l'ennesimo attacco alla Democrazia nella Scuola, ma questo non basta, vogliamo un cambiamento reale, a partire dalle nostre scuole, per il nostro paese''.
''Abbiamo occupato le scuole, autogestito, cogestito, - continua Lanni - abbiamo fatto lunghe assemblee permanenti, abbiamo manifestato e continuiamo a manifestare perche' fermare la legge Aprea era solo il primo obiettivo. Quest'autunno stiamo mettendo in campo una voglia di cambiare fortissima e vogliamo risposte concrete''.
''Oggi torniamo in piazza - conclude Lanni - perche' vogliamo una legge nazionale sul diritto allo studio che stabilisca i criteri minimi che ogni regione deve fornire, vogliamo dei finanziamenti per l'edilizia scolastica, vogliamo che le nostre scuole siano il primo passo per il cambiamento che ci auspichiamo il tutto il mondo''.
''Oggi saremo in piazza in molte citta' italiane - dichiara Daniele Lanni, Portavoce Nazionale della Rete degli Studenti Medi - Da Palermo a Padova migliaia di studenti sfileranno in corteo per chiedere risposte. Quest'autunno siamo riusciti a fermare la legge Aprea, per la seconda volta, respingendo l'ennesimo attacco alla Democrazia nella Scuola, ma questo non basta, vogliamo un cambiamento reale, a partire dalle nostre scuole, per il nostro paese''.
''Abbiamo occupato le scuole, autogestito, cogestito, - continua Lanni - abbiamo fatto lunghe assemblee permanenti, abbiamo manifestato e continuiamo a manifestare perche' fermare la legge Aprea era solo il primo obiettivo. Quest'autunno stiamo mettendo in campo una voglia di cambiare fortissima e vogliamo risposte concrete''.
''Oggi torniamo in piazza - conclude Lanni - perche' vogliamo una legge nazionale sul diritto allo studio che stabilisca i criteri minimi che ogni regione deve fornire, vogliamo dei finanziamenti per l'edilizia scolastica, vogliamo che le nostre scuole siano il primo passo per il cambiamento che ci auspichiamo il tutto il mondo''.
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Attualità