Un ragazzo intelligente, sulle sue, ma con enormi difficolta' a rapportarsi con gli altri che spesso si prendevano gioco di lui. E' questo il profilo del mostro del Connecticut Adam Lanza, che sembrava facesse di tutto per evitare l'attenzione. Fino a ieri. A poche ore dal massacro nella Sand Hook Elementary School di Newtown, nel Connecticut, dove 26 persone, tra cui 20 bambini, sono stati uccisi a colpi di pistola, cominciano ad emergere dettagli sul giovane ritenuto responsabile del massacro e che poi si e' tolto la vita.
In base a quanto scrive il New York Times, che ha raccolto le testimonianze dei suoi ex compagni di scuola, Lanza si presentava in classe portando con se' una 24 ore nera e si sedeva sempre vicino alla porta, pronto a uscire. Quando veniva interrogato appariva nervoso e irrequieto e rispondeva a monosillabi, come se parlare gli costasse fatica. Pallido, alto e magro, secondo la descrizione dei suoi ex compagni al liceo di Newton, Adam Lanza, senza precedenti penali, non aveva un profilo su Facebook, al contrario del fratello Ryan che, per alcune ore, era stato erroneamente imputato della strage. Adam invece non compare neanche nella foto del libro-ricordo della classe del 2010. Nella pagina bianca si legge ''timido con la macchina fotografica''.
Altri ex compagni che si sono diplomati quell'anno sostengono che non abbia nemmeno finito la scuola. Altri ancora raccontano che era affetto dalla sindrome di Asperger, una grave forma di autismo che, tra i sintomi, figurano la fobia sociale e la personalita' schizoide. Uno dei suoi ex compagni di classe racconta che sul volto di Adam non comparivano emozioni.