TARANTO. Scoperta una nuova maxi-evasione dal tarantino. Dal 2006 al 2010 non ha dichiarato al fisco una maggiore base imponibile per circa 5 milioni di euro e non ha versato imposte per circa 2 milioni. E' quanto hanno scoperto a Manduria i militari della Guardia di Finanza di Taranto che hanno sequestrato conti correnti e appartamenti a una ditta individuale che opera nel settore della produzione e della vendita di calcestruzzo e hanno denunciato il titolare all'autorita' giudiziaria.
In particolare i militari del Nucleo di polizia tributaria di Taranto hanno accertato l'esistenza di una contabilita' parallela allestita a margine di quella ufficiale che ha consentito all'imprenditore, nell'esercizio dell'attivita' commerciale, di non fatturare vendite per oltre 1 milione di euro all'anno. Cio' gli permetteva di prendere a base un imponibile notevolmente inferiore per la dichiarazione dei redditi. Nei confronti dell'imprenditore e' stata contestata la violazione penale di presentazione di dichiarazioni infedeli.
Per questo tipo di reato la legge consente il sequestro preventivo funzionale alla confisca successiva di beni per un valore pari al profitto del reato pari a circa due milioni di euro corrispondenti alle imposte evase sui ricavi sottratti alle tasse. Le Fiamme Gialle hanno eseguito, su disposizione del gip del Tribunale di Taranto, un decreto di sequestro 'per equivalente' riguardante conti correnti bancari e appartamenti di proprieta' dell'imprenditore di Manduria per un valore complessivo di circa due milioni di euro corrispondenti alle imposte evase.
In particolare i militari del Nucleo di polizia tributaria di Taranto hanno accertato l'esistenza di una contabilita' parallela allestita a margine di quella ufficiale che ha consentito all'imprenditore, nell'esercizio dell'attivita' commerciale, di non fatturare vendite per oltre 1 milione di euro all'anno. Cio' gli permetteva di prendere a base un imponibile notevolmente inferiore per la dichiarazione dei redditi. Nei confronti dell'imprenditore e' stata contestata la violazione penale di presentazione di dichiarazioni infedeli.
Per questo tipo di reato la legge consente il sequestro preventivo funzionale alla confisca successiva di beni per un valore pari al profitto del reato pari a circa due milioni di euro corrispondenti alle imposte evase sui ricavi sottratti alle tasse. Le Fiamme Gialle hanno eseguito, su disposizione del gip del Tribunale di Taranto, un decreto di sequestro 'per equivalente' riguardante conti correnti bancari e appartamenti di proprieta' dell'imprenditore di Manduria per un valore complessivo di circa due milioni di euro corrispondenti alle imposte evase.