BARI. “Da oggi la Puglia pedalerà al fianco delle capitali europee verso i nuovi standard della mobilità sostenibile”: è così che il segretario regionale pugliese e il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Sergio Blasi e Antonio Decaro, insieme con l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, commentano l'approvazione della legge per la promozione della mobilità ciclistica, presentata dal Partito democratico e coordinata dall'assessore ai Trasporti.
“D’ora in avanti - spiega Decaro - in Puglia la bicicletta sarà un mezzo di trasporto imprescindibile e il suo utilizzo sarà irrimediabilmente legato a quello dei mezzi pubblici su gomma e su ferro, sia nei contesti cittadini sia in quelli extraurbani: così – sottolinea – potrà realizzarsi la cosiddetta intermodalità, ovvero l’uso della bici legato al trasporto collettivo”.
Per il segretario regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi, “era un dovere della nostra Regione incentivare la mobilità sostenibile ma anche il cicloturismo, che in Europa coinvolge ogni anno dieci milioni di persone. Ritrovare il piacere di essere a contatto con la natura – spiega – trascorrere vacanze in bicicletta su tratti di viabilità appositamente segnalati e organizzati, e incentivare l'utilizzo della bici anche in ambito urbano, sono diritti che la politica deve garantire”. Per questo la legge prevede, oltre alla programmazione e alla realizzazione di infrastrutture ciclabili in senso ampio (piste, itinerari, vie ciclabili, interventi di moderazione del traffico), anche attività di promozione, comunicazione e servizi ai ciclisti e ai cicloturisti.
Per Minervini la Puglia ''ha avvertito la necessità di mettere ordine in una materia, quella della mobilità ciclisitica, che negli ultimi anni ha subito uno sviluppo tumultuoso. Con la legge - rileva - interveniamo su tre ambiti: proviamo a organizzare gli strumenti di pianificazione a vari livelli, realizziamo una classificazione puntuale delle diverse tipologie di infrastrutture ciclabili a disposizione dei Comuni, e incentiviamo il lavoro culturale per promuovere l'utilizzo della bici negli spostamenti quotidiani. Sta crescendo in Puglia la quantità di persone che scelgono muoversi in bici e chiedono di farlo in sicurezza. Dunque, questa legge coglie lo spirito del tempo e prova a recuperare il ritardo enorme sulle infrastrutture ciclabili che paghiamo rispetto al nord Europa".
Non è un caso, infatti, che la legge preveda, fra l’altro, che tutti i progetti di opere stradali possano beneficiare di finanziamenti pubblici erogati dalla Regione solo se, in ossequio al Codice della Strada, saranno dotati di adeguate infrastrutture ciclabili tali da consentire il transito in bicicletta in condizioni di sicurezza.Alla sicurezza dei ciclisti, infatti, è dedicata grande attenzione, con la realizzazione di segnaletica verticale e orizzontale, specializzata per il traffico ciclistico; e di segnaletica integrativa dedicata agli itinerari ciclabili. Ovviamente, per l’illuminazione dei tracciati e dei percorsi ciclabili, saranno adottate prioritariamente fonti energetiche rinnovabili e metodologie di risparmio energetico. Fra gli interventi obbligatori per i Comuni, poi, ci sono la costruzione di cicloposteggi attrezzati e centri per il deposito, il noleggio e la riparazione di biciclette vicino ai centri intermodali di trasporto pubblico e in strutture pubbliche. Oltre alla destinazione, per il posteggio delle biciclette, di una quota non inferiore al 10 per cento dei posti auto previsti.
Infine, Minervini, Blasi e Decaro ricordano che “grazie a questa legge, con adeguate politiche locali a favore della mobilità ciclistica, la Puglia contribuirà in maniera sensibile a ridurre le emissioni inquinanti nell’intero Paese”.
“D’ora in avanti - spiega Decaro - in Puglia la bicicletta sarà un mezzo di trasporto imprescindibile e il suo utilizzo sarà irrimediabilmente legato a quello dei mezzi pubblici su gomma e su ferro, sia nei contesti cittadini sia in quelli extraurbani: così – sottolinea – potrà realizzarsi la cosiddetta intermodalità, ovvero l’uso della bici legato al trasporto collettivo”.
Per il segretario regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi, “era un dovere della nostra Regione incentivare la mobilità sostenibile ma anche il cicloturismo, che in Europa coinvolge ogni anno dieci milioni di persone. Ritrovare il piacere di essere a contatto con la natura – spiega – trascorrere vacanze in bicicletta su tratti di viabilità appositamente segnalati e organizzati, e incentivare l'utilizzo della bici anche in ambito urbano, sono diritti che la politica deve garantire”. Per questo la legge prevede, oltre alla programmazione e alla realizzazione di infrastrutture ciclabili in senso ampio (piste, itinerari, vie ciclabili, interventi di moderazione del traffico), anche attività di promozione, comunicazione e servizi ai ciclisti e ai cicloturisti.
Per Minervini la Puglia ''ha avvertito la necessità di mettere ordine in una materia, quella della mobilità ciclisitica, che negli ultimi anni ha subito uno sviluppo tumultuoso. Con la legge - rileva - interveniamo su tre ambiti: proviamo a organizzare gli strumenti di pianificazione a vari livelli, realizziamo una classificazione puntuale delle diverse tipologie di infrastrutture ciclabili a disposizione dei Comuni, e incentiviamo il lavoro culturale per promuovere l'utilizzo della bici negli spostamenti quotidiani. Sta crescendo in Puglia la quantità di persone che scelgono muoversi in bici e chiedono di farlo in sicurezza. Dunque, questa legge coglie lo spirito del tempo e prova a recuperare il ritardo enorme sulle infrastrutture ciclabili che paghiamo rispetto al nord Europa".
Non è un caso, infatti, che la legge preveda, fra l’altro, che tutti i progetti di opere stradali possano beneficiare di finanziamenti pubblici erogati dalla Regione solo se, in ossequio al Codice della Strada, saranno dotati di adeguate infrastrutture ciclabili tali da consentire il transito in bicicletta in condizioni di sicurezza.Alla sicurezza dei ciclisti, infatti, è dedicata grande attenzione, con la realizzazione di segnaletica verticale e orizzontale, specializzata per il traffico ciclistico; e di segnaletica integrativa dedicata agli itinerari ciclabili. Ovviamente, per l’illuminazione dei tracciati e dei percorsi ciclabili, saranno adottate prioritariamente fonti energetiche rinnovabili e metodologie di risparmio energetico. Fra gli interventi obbligatori per i Comuni, poi, ci sono la costruzione di cicloposteggi attrezzati e centri per il deposito, il noleggio e la riparazione di biciclette vicino ai centri intermodali di trasporto pubblico e in strutture pubbliche. Oltre alla destinazione, per il posteggio delle biciclette, di una quota non inferiore al 10 per cento dei posti auto previsti.
Infine, Minervini, Blasi e Decaro ricordano che “grazie a questa legge, con adeguate politiche locali a favore della mobilità ciclistica, la Puglia contribuirà in maniera sensibile a ridurre le emissioni inquinanti nell’intero Paese”.