ROMA. Da mesi è operativo il Quinto Conto Energia e gli impianti vengono
regolamentati secondo le nuove tariffe incentivanti.
Come ben noto la pubblicazione del decreto ha suscitato numerose reazioni. Le associazioni e gli operatori
del settore hanno espresso il proprio parere contrario manifestando preoccupazione per il taglio degli
incentivi, per le nuove complicazioni burocratiche e soprattutto per i nuovi limiti imposti.
“In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo occorre ridisegnare il sistema producendo a bassi
costi e riducendo sempre più il supporto degli incentivi – afferma deciso Federico Gabriele, amministratore
unico di Verde Energia! - Se negli scorsi anni gli incentivi per le FER fossero stati modulati diversamente oggi
avremmo creato un sistema più sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ed economico, ma anche
educativo. Fino ad ora il consumatore è stato “educato” ad informarsi e realizzare impianti ad energia
rinnovabile principalmente con fini speculativi e non (anche) per il fine di rendere sostenibile la produzione
di energia necessaria al suo stile di vita. Troppo spesso si è associato il concetto di risparmio energetico e di
energie rinnovabili ad un peggioramento delle condizioni di vita. Invece è l’esatto contrario, il risparmio
energetico è il principale strumento che può permettere a noi e alle generazioni future di vivere come o
meglio di noi”.
In un contesto simile Verde Energia! si impegna a diffondere una cultura del risparmio energetico. E’ necessario giungere ad una vera e propria rivoluzione culturale che spinga un processo bottom up: il cliente deve essere a conoscenza dell’esistenza di un modo innovativo di costruire e di produrre energia. Da qui nascerà l’esigenza di una domanda unita alla consapevolezza di soluzioni accessibili e non economicamente impossibili. Insomma, il mondo delle rinnovabili non è giunto al termine e riuscirà ad evolversi e a registrare grandi sviluppi solo con la ricerca e l’innovazione.
In un contesto simile Verde Energia! si impegna a diffondere una cultura del risparmio energetico. E’ necessario giungere ad una vera e propria rivoluzione culturale che spinga un processo bottom up: il cliente deve essere a conoscenza dell’esistenza di un modo innovativo di costruire e di produrre energia. Da qui nascerà l’esigenza di una domanda unita alla consapevolezza di soluzioni accessibili e non economicamente impossibili. Insomma, il mondo delle rinnovabili non è giunto al termine e riuscirà ad evolversi e a registrare grandi sviluppi solo con la ricerca e l’innovazione.
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Scienza e tecnologie