TARANTO, 12 DIC - ''Ho preso i vestiti di Sarah dopo aver gettato il cadavere nel pozzo quando ce ne siamo andati''. Ancora una volta Michele Misseri ha commesso una gaffe, parlando al plurale nel corso del processo per l'omicidio della nipote Sarah Scazzi, come se fosse stato aiutato da qualcuno ad occultare il corpo della ragazzina.
+ Misseri: chiedo perdono a mamma Sarah
La trentaduesima udienza del processo e' stata incentrata sul controesame del contadino di Avetrana da parte dell'accusa.
''Non volete la verita'. La verita' e' quella che so io. Io l'ho ammazzata una volta, voi chissa' quante volte l'avete ammazzata'' ha detto ancora Misseri rivolgendosi ai pm Mariano Buccoliero e Piero Argentino in aula durante il processo per l'omicidio di Sarah Scazzi.Per queste affermazioni il teste ha ricevuto un 'richiamo' dal presidente della Corte d'Assise Rina Trunfio, che gli ha chiesto di limitarsi a rispondere alle domande senza fare commenti.
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