ROMA. ''Io e l'Avvocato? Fu l'America a farci incontrare, la prima volta. Lo ricordo benissimo. E da allora e' nato un rapporto di curiosita', di simpatia e di dialogo che e' andato avanti negli anni. Anni e ricordi nei quali sono entrati, in varie circostanze, personaggi internazionali come Henry Kissinger, Katharine Graham e Margaret Thatcher''.
A dieci anni dalla morte dell'Avvocato, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, intervistato da Repubblica, ricorda il primo incontro con Gianni Agnelli, a New York nell'aprile del 1978. Un incontro che ''rappresentava un inedito o quasi, perche' credo che fino a quel momento l'Avvocato conoscesse di persona pochissimi esponenti nazionali del Pci''.
''Agnelli non era un uomo dogmatico, ne' chiuso nel suo ruolo, semmai il contrario. Aveva una varieta' di interessi e di orizzonti abbastanza rara. E soprattutto a me e' sempre sembrato un uomo assolutamente libero, mai frenato da vincoli o pregiudizi sulle appartenenze partitiche. Aveva un interesse autentico per le persone, per la conoscenza diretta delle persone'', aggiunge Napolitano.
A dieci anni dalla morte dell'Avvocato, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, intervistato da Repubblica, ricorda il primo incontro con Gianni Agnelli, a New York nell'aprile del 1978. Un incontro che ''rappresentava un inedito o quasi, perche' credo che fino a quel momento l'Avvocato conoscesse di persona pochissimi esponenti nazionali del Pci''.
''Agnelli non era un uomo dogmatico, ne' chiuso nel suo ruolo, semmai il contrario. Aveva una varieta' di interessi e di orizzonti abbastanza rara. E soprattutto a me e' sempre sembrato un uomo assolutamente libero, mai frenato da vincoli o pregiudizi sulle appartenenze partitiche. Aveva un interesse autentico per le persone, per la conoscenza diretta delle persone'', aggiunge Napolitano.
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