Nicola Ricchitelli. Sarebbero in circa 30mila, queste sono le cifre del fenomeno “Compro oro”, una rilettura in chiave moderna se vogliamo di quello che un tempo erano, e a volte sono ancora oggi, gli antichissimi Monti di Pietà. In molte città – cosi come a Barletta - li abbiamo visti nascere dalla sera alla mattina, con rapidità e capillarità in risposta ad un settore, che evidentemente, complice la crisi, è sempre in espansione. Una chiacchierata quella avuta con Lisa – operatrice del settore – per cercare di capire più nel dettaglio i vari aspetti di questo fenomeno, con particolar attenzione alle nostre zone.
D: Come si spiega il proliferare dei tanti “Comproro” nella nostra città?
R: «Io vedrei due facce di questa domanda; una è la crisi economica, ovviamente seguita da un aumento spropositato del prezzo dei beni primari quali cibo, benzina, tasse, bollette ecc, di conseguenza anche l'oro in questo momento di crisi ha raggiunto un prezzo d'acquisto altissimo. La gente sembra essere convinta che aprire un compro oro comporti un piccolo investimento – sbagliato - o che si possano fare guadagni esorbitanti. Oramai Barletta ha raggiunto il limite massimo di aperture, siamo saturi, se calcoliamo anche tutte le gioiellerie che fanno permuta la media ottimale sarebbe un compro oro ogni 10 mila abitanti ma ahimè siamo molto sopra la media».
D: La gente vende il proprio oro per disperazione o anche per togliersi qualche sfizio?
R: «La maggior parte della gente che vende il proprio oro lo fa per adempiere alle tante spese che il momento di crisi comporta, ma c’è anche tanta gente che lo cambia perché non è più di moda e vuole togliersi qualche sfizio, oppure lo vendono perché hanno paura dei furti in appartamenti (per questo dobbiamo ringraziare alcuni compro oro o privati che prendono oro senza documento offrendo magari qualcosina in più)».
D: La vendita dell’oro deve essere vissuta come una vergogna?
R:«Purtoppo dalle nostre parti entrare in un compro oro - sempre per la maggior parte non per tutti - l'atto di vendita viene vissuto con timore di “essere visti” proprio perché la gente pensa che chi cambia l'oro sia senza soldi, errato. La clientela è svariata ci sono figure anche importanti alle quali non servono soldi ma lo cambiano perché fuori moda, antico, rotto o usurato. Noi infatti abbiamo impostato il nostro negozio in modo tale da accogliere al meglio il cliente rispettando la privacy e creando altri servizi aggiuntivi quali laboratorio, riparazioni e creazioni».
D: Spesso chi decide di vendere il proprio oro lo fa in punti vendita ubicati in città del circondario per non dare nell’occhio a possibili conoscenti o parenti. Confermi questa tendenza anche qui a Barletta?
R:« Ci sono 2 tipologie di clientela; c’è il cliente che per cambiare l'oro riesce a farsi tutto il giro dei punti compro oro scegliendo chi gli offre una migliore valutazione magari pure per soli 5 euro in più, non avendo alcun timore di essere riconosciuto. Poi ci sono molti dei nostri clienti che vengono dai paesi limitrofi, proprio perché non vogliono essere visti nei loro paesi».
D: Quali gli aspetti determinanti che un cliente dovrebbe tenere in considerazione?
R:«Cose importanti per chi sceglie un compro oro: io le chiamo le regole d'oro. ONESTA' nella valutazione del proprio oro e del suo peso, la quotazione cambia di giorno in giorno e anche più volte al giorno quindi diffidate da chi fa un prezzo fisso sempre, vuol dire che non sta operando in maniera corretta. TRASPARENZA nel metodo di lavoro in quanto la pesatura del metallo deve essere a vista, quindi preferite un compro oro con bilancia a vista. CHIAREZZA nella spiegazione di ogni dubbio o domanda che il cliente possa avere ,essere preparati e pronti da fiducia al cliente. LEGALITA', ogni acquisto deve essere registrato con la richiesta del documento come richiesto dalla legge (uno dei concetti fondamentali della Legge 127 T.U.L.P.S è che il venditore sia identificato e rintracciabile oltre che essere maggiorenne, noi al nostro atto di vendita registrato ci alleghiamo copia del documento d'identità cosa che quasi nessuno fa, si limitano solo a scrivere gli estremi a mano del documento, il commerciante è corresponsabile nell'identificazione del soggetto) preservando in tal modo la serietà sia dell'attività e anche del cliente».
D: Cosa distingue un “Comproro” da un altro?
R:« La pubblicità è l’anima del commercio viene fatta per denominare il proprio territorio, per farsi conoscere e per proporre valutazioni e servizi che può offrire il proprio negozio. Quindi come distinguere? Bella domanda! Posso solo dare un accorgimento spesso vengono scritte cifre ingannevoli o meglio neanche ingannevoli cifre per chi non è del mestiere e vede scritto 32 euro al grammo magari non sa che quel prezzo si riferisce al tit.1000 e che perde il 25% quando si tratta di oro 750 comunemente 18 carati che è quello di solito che viene ceduto, ecco magari fare attenzione a questo tipo di pubblicità, se un compro oro ci scrive sotto valore di riferimento già è un buon punto».
D: Come si spiega il proliferare dei tanti “Comproro” nella nostra città?
R: «Io vedrei due facce di questa domanda; una è la crisi economica, ovviamente seguita da un aumento spropositato del prezzo dei beni primari quali cibo, benzina, tasse, bollette ecc, di conseguenza anche l'oro in questo momento di crisi ha raggiunto un prezzo d'acquisto altissimo. La gente sembra essere convinta che aprire un compro oro comporti un piccolo investimento – sbagliato - o che si possano fare guadagni esorbitanti. Oramai Barletta ha raggiunto il limite massimo di aperture, siamo saturi, se calcoliamo anche tutte le gioiellerie che fanno permuta la media ottimale sarebbe un compro oro ogni 10 mila abitanti ma ahimè siamo molto sopra la media».
D: La gente vende il proprio oro per disperazione o anche per togliersi qualche sfizio?
R: «La maggior parte della gente che vende il proprio oro lo fa per adempiere alle tante spese che il momento di crisi comporta, ma c’è anche tanta gente che lo cambia perché non è più di moda e vuole togliersi qualche sfizio, oppure lo vendono perché hanno paura dei furti in appartamenti (per questo dobbiamo ringraziare alcuni compro oro o privati che prendono oro senza documento offrendo magari qualcosina in più)».
D: La vendita dell’oro deve essere vissuta come una vergogna?
R:«Purtoppo dalle nostre parti entrare in un compro oro - sempre per la maggior parte non per tutti - l'atto di vendita viene vissuto con timore di “essere visti” proprio perché la gente pensa che chi cambia l'oro sia senza soldi, errato. La clientela è svariata ci sono figure anche importanti alle quali non servono soldi ma lo cambiano perché fuori moda, antico, rotto o usurato. Noi infatti abbiamo impostato il nostro negozio in modo tale da accogliere al meglio il cliente rispettando la privacy e creando altri servizi aggiuntivi quali laboratorio, riparazioni e creazioni».
D: Spesso chi decide di vendere il proprio oro lo fa in punti vendita ubicati in città del circondario per non dare nell’occhio a possibili conoscenti o parenti. Confermi questa tendenza anche qui a Barletta?
R:« Ci sono 2 tipologie di clientela; c’è il cliente che per cambiare l'oro riesce a farsi tutto il giro dei punti compro oro scegliendo chi gli offre una migliore valutazione magari pure per soli 5 euro in più, non avendo alcun timore di essere riconosciuto. Poi ci sono molti dei nostri clienti che vengono dai paesi limitrofi, proprio perché non vogliono essere visti nei loro paesi».
D: Quali gli aspetti determinanti che un cliente dovrebbe tenere in considerazione?
R:«Cose importanti per chi sceglie un compro oro: io le chiamo le regole d'oro. ONESTA' nella valutazione del proprio oro e del suo peso, la quotazione cambia di giorno in giorno e anche più volte al giorno quindi diffidate da chi fa un prezzo fisso sempre, vuol dire che non sta operando in maniera corretta. TRASPARENZA nel metodo di lavoro in quanto la pesatura del metallo deve essere a vista, quindi preferite un compro oro con bilancia a vista. CHIAREZZA nella spiegazione di ogni dubbio o domanda che il cliente possa avere ,essere preparati e pronti da fiducia al cliente. LEGALITA', ogni acquisto deve essere registrato con la richiesta del documento come richiesto dalla legge (uno dei concetti fondamentali della Legge 127 T.U.L.P.S è che il venditore sia identificato e rintracciabile oltre che essere maggiorenne, noi al nostro atto di vendita registrato ci alleghiamo copia del documento d'identità cosa che quasi nessuno fa, si limitano solo a scrivere gli estremi a mano del documento, il commerciante è corresponsabile nell'identificazione del soggetto) preservando in tal modo la serietà sia dell'attività e anche del cliente».
D: Cosa distingue un “Comproro” da un altro?
R:« La pubblicità è l’anima del commercio viene fatta per denominare il proprio territorio, per farsi conoscere e per proporre valutazioni e servizi che può offrire il proprio negozio. Quindi come distinguere? Bella domanda! Posso solo dare un accorgimento spesso vengono scritte cifre ingannevoli o meglio neanche ingannevoli cifre per chi non è del mestiere e vede scritto 32 euro al grammo magari non sa che quel prezzo si riferisce al tit.1000 e che perde il 25% quando si tratta di oro 750 comunemente 18 carati che è quello di solito che viene ceduto, ecco magari fare attenzione a questo tipo di pubblicità, se un compro oro ci scrive sotto valore di riferimento già è un buon punto».