Confindustria ai partiti: serve terapia d'urto contro crisi

ROMA. Per uscire dal tunnel della crisi odierna "l'Italia ha bisogno di una vera e propria terapia d'urto, che deve segnare una forte discontinuita' e produrre effetti economici immediati". E' quanto si apprende nel documento programmatico che Confindustria presentera' ai partiti politici in vista delle elezioni. "Dobbiamo rendere nuovamente competitive le nostre imprese, abbattendo i costi e sostenendo gli investimenti". In Italia "e' alto il rischio di una distruzione della nostra base industriale. E' un'emergenza economica e sociale" riferisce ancora Confindustria nel progetto per l'Italia 'Crescere si puo', si deve', approvato oggi dalla Giunta.

"Dare ossigeno alle imprese con il pagamento immediato di 48 miliardi di debiti commerciali accumulati da Stato ed enti locali, che sono debito pubblico occulto". E' il primo punto della "terapia d'urto" che Confindustria suggerisce di adottare per rilanciare l'economia del Paese. Si deve poi "tagliare dell'8% il costo del lavoro nel manifatturiero e cancellare per tutti i settori l'Irap che grava sull'occupazione", si legge nel documento programmatico 'Crescere si puo', si deve' approvato oggi dalla Giunta di viale dell'Astronomia. Con la 'terapia d'urto' che Confindustria suggerisce di attuare alla politica nel documento 'Crescere si puo', si deve', e' possibile "mobilitare 316 miliardi di euro in cinque anni". "Il tasso di crescita - inoltre - si innalzera' al 3%; il Pil aumentera' in cinque anni di 156 miliardi di euro (al netto dell'inflazione), +2.617 euro per abitante; l'occupazione si espandera' di 1,8 milioni di unita', il tasso di occupazione salira' al 60,6% nel 2018 dal 56,4% del 2013 (+4%) e il tasso di disoccupazione scendera' all'8,4% dal 12,3% atteso per il 2014".

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