Consiglio: approvato il Testo unico sui tratturi

BARI. Con 32 voti a favore e 15 astenuti il Consiglio regionale ha approvato il Testo Unico per il riordino delle disposizioni legislative in materia di demanio armentizio (tratturi e tratturelli) e beni della soppressa opera nazionale per i combattenti.

L’obiettivo del provvedimento è quello di attuare una ricognizione del patrimonio armentizio regionale finalizzata sia alla valorizzazione delle aree tratturali di interesse storico-archeologico-turistico che all’alienazione di quelle compromesse.

Secondo il nuovo testo, ai Comuni spetterà l’approvazione del Piano locale di valorizzazione e la vigilanza sulle aree tratturali per l’accertamento delle violazioni, mentre l’ente regionale dovrà esercitare le funzioni di reintegra, tutela dominicale e amministrazione del demanio armentizio, oltre alla valorizzazione attraverso la predisposizione di un apposito Documento e del Quadro d’assetto regionale. Quest’ultimo, recependo i Piani comunali già approvati e quelli che perverranno alla Regione entro un anno dall’entrata in vigore del Testo unico, individua e perimetra le aree tratturali di interesse storico-archeologico che costituiranno il Parco dei tratturi di Puglia.

Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse rivenienti dalla vendita dei terreni, il testo stabilisce che il 60 per cento di queste risorse economiche sarà destinato al finanziamento del piano di valorizzazione della rete tratturale dei singoli comuni e di quella pugliese, il 25 per cento andrà invece alla Regione Puglia per la gestione dell’attività connessa alle azioni di valorizzazione. Il 15 per cento resterà nella disponibilità dei Comuni in cui ricadono i tratturi per il finanziamento di opere di compensazione ambientale.

Rispetto alle modalità di vendita, il Testo Unico introduce i criteri generali di valutazione del prezzo per i suoli agricoli (in base al valore agricolo per uso pascolo stabilito dalla Commissione provinciale di esproprio, e per i suoli edificabili o già edificati, in base al valore di mercato del suolo libero da costruzioni, entrambi riferiti al momento della presentazione dell'istanza di acquisto. Per la stima è prevista la costituzione di un'apposita Commissione regionale di valutazione, nominata dal dirigente del Servizio Demanio e Patrimonio e composta prevalentemente da esperti in materia di estimo immobiliare.
Sono previste forme di agevolazioni in favore degli attuali possessori per incentivare la vendita, e in particolare una riduzione di un terzo del prezzo per i suoli agricoli, una riduzione del novanta per cento per i suoli occupati da costruzioni utilizzate prevalentemente come abitazioni, cosiddetta fascia sociale, una riduzione del cinquanta per cento per i suoli occupati in modo diverso da quello abitativo.

Per quanto riguarda invece i beni della ex Opera nazionale per i combattenti, il provvedimento unifica i testi normativi vigenti, introducendo soltanto minime variazioni, riguardanti, in particolare, la disciplina dell’alienazione e modalità di versamento del prezzo in caso di richiesta di rateizzazione.