Consiglio: sì a maggioranza alle modifiche sugli accreditamenti
BARI. Il consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 31 voti favorevoli e 20 contrari, il disegno di legge di modifica ed integrazione alla legge regionale in materia di sanità e servizi sociali, nelle parti relative al processo di accreditamento al servizio sanitario di strutture private.
Si tratta di un testo che, con un emendamento aggiuntivo approvato a maggioranza, ha visto l’unificazione di due provvedimenti di modifica, al fine di consentire un adeguamento della normativa regionale alle disposizioni del legislatore nazionale in materia di accreditamenti provvisori.
Sono state, quindi, recepiti a livello regionale i termini stabiliti dalle norme nazionali per la cessazione degli accreditamenti provvisori per le strutture ambulatoriali ed ospedaliere ed è stato stabilito che dal primo gennaio 2013 non verranno più rilasciati accreditamenti per le strutture private specializzate in riabilitazione psichiatrica, residenze sanitarie assistenziali, residenze socio sanitarie assistenziali, centri di recupero per minori, strutture per tossicodipendenti, ecc.
La seconda modifica riguarda il superamento di alcune criticità rilevate dagli uffici, in ordine alla mancata o tardiva presentazione dell’istanza di accreditamento istituzionale da parte di un numero consistente di strutture derivate.
Si tratta di un testo che, con un emendamento aggiuntivo approvato a maggioranza, ha visto l’unificazione di due provvedimenti di modifica, al fine di consentire un adeguamento della normativa regionale alle disposizioni del legislatore nazionale in materia di accreditamenti provvisori.
Sono state, quindi, recepiti a livello regionale i termini stabiliti dalle norme nazionali per la cessazione degli accreditamenti provvisori per le strutture ambulatoriali ed ospedaliere ed è stato stabilito che dal primo gennaio 2013 non verranno più rilasciati accreditamenti per le strutture private specializzate in riabilitazione psichiatrica, residenze sanitarie assistenziali, residenze socio sanitarie assistenziali, centri di recupero per minori, strutture per tossicodipendenti, ecc.
La seconda modifica riguarda il superamento di alcune criticità rilevate dagli uffici, in ordine alla mancata o tardiva presentazione dell’istanza di accreditamento istituzionale da parte di un numero consistente di strutture derivate.
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Politica