Cremonese-Lecce: giallorossi partono bene ma alla fine concedono troppo

CREMONA. Il 2013 del Lecce inizia con il rimpianto di non aver sfruttato i passi falsi interni delle dirette concorrenti Carpi e SudTirol. La squadra di Lerda si trova ora in testa alla classifica, ma con un solo punto di vantaggio sulle suddette inseguitrici.

I rimpianti aumentano se si pensa che i giallorossi erano passati in vantaggio dopo soli dieci minuti grazie al gol di Giacomo Zappacosta, abile a sfruttare la torre di Foti dopo una punizione di Memushaj, ed anche in vantaggio numerico, grazie all'espulsione del cremonese Moi al minuto 25. Al 37’ l'episodio che cambia la partita: Diniz, dopo aver tentato un' improbabile conclusione dai 40 metri, si lascia andare ad una brutta entrata su Buchel, e l'arbitro estrae il rosso diretto. Dopo quest'ultimo episodio cambia l'inerzia della partita, con i padroni di casa, prima pericolosi solo con un'azione personale di Carlini, che prendono lentamente il sopravvento, soprattutto nel secondo tempo.

Infatti nella ripresa escono dagli spogliatoi due squadre cambiate: una Cremonese più grintosa e precisa, ed un Lecce stranamente spaesato. Il calo fisico dei giallorossi è notevole, tant'è  che si rendono pericolosi solo con un colpo di testa del solito Zappacosta, senza sfruttare gli ampi spazi che gli avversari lasciano liberi. L'imprecisione dei salentini raggiunge il suo apice al 55’, quando Carlini, il migliore dei suoi, approfitta di una leggerezza di De Rose per procurarsi un rigore che lui stesso trasforma.

A quel punto il Lecce sparisce, provando solo qualche tiro da fuori con Memushaj, De Rose e Falco, ma andando ben lontano dal gol. Di contro, i padroni di casa concludono in crescendo, sfiorando il gol con i neoentrati Cremonesi prima e Le Noci poi, e soprattutto con Carlini che coglie l'esterno della rete.

Quella che doveva essere la gara della svolta e che era partita benissimo, diventa una sconfitta evitata, con Lerda che dovrà porsi i motivi del vistoso calo visto nel secondo tempo. Se non altro, potrà farlo da capolista.


PAGELLE


LECCE

Benassi 6,5    Due interventi decisivi, gli manca solo di bissare il rigore parato  all'andata.

Diniz 4 L'intervento è da arancione, ma risparmiarselo visto l'andamento del  match. La sua espulsione rimette in corsa la Cremonese.

Esposito 6  Attento fino all'infortunio.

Vinicius 6,5 Tiene bene il duello fisico con Marotta e salva nel finale su Carlini.

Di Maio 5,5  Troppo statico, viene messo in difficoltà dalla velocità di Nizzetto.  Meglio in avanti.

Vanin 6 Tiene in apprensione Visconti con le sue discese sulla fascia destra. Gli  manca solo una maggiore precisione nei cross.

De Rose 4,5 Inizia bene in fase di interdizione, ma perde troppi contrasti, sbaglia  troppi passaggi. Poco incisivo in avanti, si regala la piena insufficienza  con la dormita su Carlini.

Memushaj 6,5Corre, si batte, tira, crossa. Ancora tra i migliori del Lecce, l'albanese  disegna la parabola perfetta che porterà al gol di Zappacosta.

Zappacosta 7 Assieme a Carlini il migliore in campo. Segna e coglie un palo, corre su  e giù per novanta minuti, facendo da collante tra attacco e centrocampo.  Quando lui si stanca, il Lecce sparisce.

Semenzato sv

Falco 5 Fa troppo poco per quelle che sono le sue qualità. Contate le volte che  salta l'uomo, non invece quelle in cui sbaglia tiri o cross.

Foti 6 Si batte in non perfette condizioni fisiche, fa da torre sul gol di  Zappacosta. Esce stremato.

Jeda 5 Ha diverse possibilità per tirare a rete, non lo fa sbagliando più di un  appoggio.

Lerda 5,5 Il Lecce fa un piccolo passo avanti. La sensazione è però che, con  questa rosa a disposizione, gli si chiedano legittimamente dei passi un  po' più lunghi.


CREMONESE

Grillo 6  Sales 5,5 Moi 5 Tedeschi 6 Visconti 5,5 Baiocco 6,5 Buchel 6 Degeri 5,5 Carlini 7 Marotta 5,5 Djuric 5,5 Cremonesi 6 Nizzetto 6,5 Le Noci 6 All. Scienza 6,5


(Alessio Amato)