MANDURIA (TA). "Gli agricoltori della zona di Manduria si sentono minacciati dall'idea che le pale eoliche possano invadere il loro territorio, con gravi ripercussioni sulle culture e sulla turismo. Questa circostanza mi dà l'occasione per precisare, non solo ai lavoratori di quelle terre, ma anche a tutti coloro che a priori dicono no all'eolico, che la Puglia non vuole promuovere uno sviluppo selvaggio dell'eolico, dappertutto e in maniera indiscriminata.
La regolamentazione delle rinnovabili è la condicio sine qua non – soprattutto per impedire infiltrazioni criminali – ed é per questo che sono stato il promotore della legge pugliese sull'uso delle fonti pulite che disciplina il settore secondo criteri molto restrittivi.
Non possiamo dire un no pregiudiziale all'eolico se poi nella nostra regione gran parte delle energia viene prodotta con i combustibili fossili e attraverso vecchi impianti costruiti senza alcuna considerazione ecologica. Senza dimenticare la recente minaccia di estrazioni petrolifere lungo le nostre coste, minaccia che nonostante lo sforzo delle istituzioni locali non è stata ancora scongiurata.
Non possiamo non essere unanimi nel sostenere che l'energia che proviene dal vento è più pulita rispetto ai combustibili fossili che oggi utilizziamo in prevalenza. Perché al di là dell'impatto paesaggistico e delle procedure di sbancamento per installare le torri, l'eolico può essere compatibile con il turismo e con le produzioni enogastronomiche. Questo non vuol dire che il Parco di Manduria è il sito più idoneo per ospitare le pale eoliche e che i terreni su cui localizzare le torri saranno scelti senza ricerche approfondite. Ma l'energia ci serve e nonostante la Puglia sia ricca di venti, scontiamo il paradosso di importarla (pagando bollette più salate) e di produrla nel nostro territorio con impianti altamente inquinanti”.
Così in una nota il consigliere Giovanni Epifani (Pd).
La regolamentazione delle rinnovabili è la condicio sine qua non – soprattutto per impedire infiltrazioni criminali – ed é per questo che sono stato il promotore della legge pugliese sull'uso delle fonti pulite che disciplina il settore secondo criteri molto restrittivi.
Non possiamo dire un no pregiudiziale all'eolico se poi nella nostra regione gran parte delle energia viene prodotta con i combustibili fossili e attraverso vecchi impianti costruiti senza alcuna considerazione ecologica. Senza dimenticare la recente minaccia di estrazioni petrolifere lungo le nostre coste, minaccia che nonostante lo sforzo delle istituzioni locali non è stata ancora scongiurata.
Non possiamo non essere unanimi nel sostenere che l'energia che proviene dal vento è più pulita rispetto ai combustibili fossili che oggi utilizziamo in prevalenza. Perché al di là dell'impatto paesaggistico e delle procedure di sbancamento per installare le torri, l'eolico può essere compatibile con il turismo e con le produzioni enogastronomiche. Questo non vuol dire che il Parco di Manduria è il sito più idoneo per ospitare le pale eoliche e che i terreni su cui localizzare le torri saranno scelti senza ricerche approfondite. Ma l'energia ci serve e nonostante la Puglia sia ricca di venti, scontiamo il paradosso di importarla (pagando bollette più salate) e di produrla nel nostro territorio con impianti altamente inquinanti”.
Così in una nota il consigliere Giovanni Epifani (Pd).