OTRANTO (LE). Ancora un caso di evasione dal Salento. La Guardia di Finanza di Otranto, in provincia di Lecce, ha sequestrato a Poggiardo 4 fabbricati a due fratelli, imprenditori della zona, che ne avevano simulato la vendita ad una loro sorella, per evitare che l'erario potesse rivalersi su tali beni per imposte evase negli anni precedenti. Nel 2009, al termine di una verifica fiscale, le Fiamme Gialle di Otranto avevano accertato, a carico dei due fratelli, imposte evase per l'importo complessivo di oltre 1 milione di euro.
Successivi accertamenti bancari hanno permesso di riscontrare che la vendita di alcuni fabbricati, riconducibile a due distinti atti stipulati nel 2009 e nel 2010, era stata simulata. In particolare, la sorella dei due imprenditori, peraltro residente in Veneto dove esercita l'attivita' di medico, aveva acquistato gli immobili grazie a provviste di denaro assicurate dagli stessi fratelli e dalla madre, ai quali, tempo dopo, aveva restituito le stesse somme e la disponibilita' di fatto dei fabbricati.
A seguito di tali sviluppi investigativi, il giudice per le indagini preliminari di Lecce, su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato le indagini, ha disposto il sequestro preventivo 'per equivalente' degli immobili, per un valore complessivo di oltre 450.000 euro, e nominato un amministratore giudiziario per la gestione degli stessi, poiche' attualmente risultano affittati ad un'impresa commerciale e ad un ente pubblico.
Quattro persone, tutte legate da vincolo familiare, sono state deferite alla Autorita' Giudiziaria per concorso nel reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, previsto dall'articolo 11 del Decreto Legislativo del 10 marzo 2000, che prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni o - se l'ammontare delle imposte, sanzioni ed interessi da pagare e' superiore a 200.000 euro - da uno a quattro anni.
Successivi accertamenti bancari hanno permesso di riscontrare che la vendita di alcuni fabbricati, riconducibile a due distinti atti stipulati nel 2009 e nel 2010, era stata simulata. In particolare, la sorella dei due imprenditori, peraltro residente in Veneto dove esercita l'attivita' di medico, aveva acquistato gli immobili grazie a provviste di denaro assicurate dagli stessi fratelli e dalla madre, ai quali, tempo dopo, aveva restituito le stesse somme e la disponibilita' di fatto dei fabbricati.
A seguito di tali sviluppi investigativi, il giudice per le indagini preliminari di Lecce, su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato le indagini, ha disposto il sequestro preventivo 'per equivalente' degli immobili, per un valore complessivo di oltre 450.000 euro, e nominato un amministratore giudiziario per la gestione degli stessi, poiche' attualmente risultano affittati ad un'impresa commerciale e ad un ente pubblico.
Quattro persone, tutte legate da vincolo familiare, sono state deferite alla Autorita' Giudiziaria per concorso nel reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, previsto dall'articolo 11 del Decreto Legislativo del 10 marzo 2000, che prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni o - se l'ammontare delle imposte, sanzioni ed interessi da pagare e' superiore a 200.000 euro - da uno a quattro anni.
Tags
Lecce