LECCE. Il Comune di Lecce dice no alle pale eoliche a due passi da Rauccio. Arriva l’intervento dell’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, Andrea Guido a sostegno della battaglia portata avanti dal movimento Valori e Rinnovamento del professor Wojtek Pankiewicz per salvare l’ennesima porzione di territorio salentino destinata alla costruzione di Parchi Eolici. Si tratterebbe questa volta di un’area a ridosso del Parco Naturale di Rauccio, già occupata da altri insediamenti di aerogeneratori.
“All’indomani del mio insediamento come assessore all’Ambiente – spiega l’assessore Andrea Guido – avevo già preso atto delle scempio procurato al paesaggio da alcune installazioni. Sia chiaro, io sono per le energie rinnovabili, sole e vento, ma non per annientare la bellezza paesaggistica, che è un bene non rinnovabile. Avevo già espresso la mia intenzione di limitare il proliferare dei parchi eolici a Lecce, in particolar modo sulla provinciale per Torre Chianca, a ridosso del Parco Naturale di Rauccio. Non mi tirerò certo indietro. Farò tutto ciò che è in mio potere per raggiungere lo scopo. Ho necessità tuttavia di chiarire alcune questioni. Studiando la normativa vigente in materia ho potuto constatare che la regolamentazione regionale in particolare non dà alcun scampo ai funzionari tecnici comunali”.
Secondo Andrea Guido, “il parere reso dall’Ufficio V.I.A. dell’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, tra l’altro non vincolante, e il successivo procedimento di valutazione d’impatto ambientale vero e proprio, non potendo dirimersi dall’applicare le normative regionali, non ha potuto far altro che cercare di limitare i danni, mettendo in risalto problematiche di carattere puramente ambientale ed ecologico per più della metà delle torri previste. Pertanto ci si è trovati nelle condizioni di non poter esprimere pareri completamente negativi onde evitare contenziosi inutili e costosi per l’Amministrazione Comunale, alla luce del fatto che il Parco Eolico in questione era già stato approvato con Determinazione Dirigenziale dell’Ufficio Ecologia della Regione Puglia in data 3 novembre 2009 con l’atto n.589”.
“Forse - conclude l’assessore Andrea Guido - una via d’uscita al problema si avrà nel momento in cui il Comune si doterà del P.R.I.E., il Piano Regolatore delle Energie Rinnovabili, strumento urbanistico ambientale che fino ad oggi non si è potuto attivare per via dei repentini cambiamenti imposti in materia dal legislatore nazionale e regionale ma che è tra gli obiettivi prioritari di questa Amministrazione”.
“All’indomani del mio insediamento come assessore all’Ambiente – spiega l’assessore Andrea Guido – avevo già preso atto delle scempio procurato al paesaggio da alcune installazioni. Sia chiaro, io sono per le energie rinnovabili, sole e vento, ma non per annientare la bellezza paesaggistica, che è un bene non rinnovabile. Avevo già espresso la mia intenzione di limitare il proliferare dei parchi eolici a Lecce, in particolar modo sulla provinciale per Torre Chianca, a ridosso del Parco Naturale di Rauccio. Non mi tirerò certo indietro. Farò tutto ciò che è in mio potere per raggiungere lo scopo. Ho necessità tuttavia di chiarire alcune questioni. Studiando la normativa vigente in materia ho potuto constatare che la regolamentazione regionale in particolare non dà alcun scampo ai funzionari tecnici comunali”.
Secondo Andrea Guido, “il parere reso dall’Ufficio V.I.A. dell’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, tra l’altro non vincolante, e il successivo procedimento di valutazione d’impatto ambientale vero e proprio, non potendo dirimersi dall’applicare le normative regionali, non ha potuto far altro che cercare di limitare i danni, mettendo in risalto problematiche di carattere puramente ambientale ed ecologico per più della metà delle torri previste. Pertanto ci si è trovati nelle condizioni di non poter esprimere pareri completamente negativi onde evitare contenziosi inutili e costosi per l’Amministrazione Comunale, alla luce del fatto che il Parco Eolico in questione era già stato approvato con Determinazione Dirigenziale dell’Ufficio Ecologia della Regione Puglia in data 3 novembre 2009 con l’atto n.589”.
“Forse - conclude l’assessore Andrea Guido - una via d’uscita al problema si avrà nel momento in cui il Comune si doterà del P.R.I.E., il Piano Regolatore delle Energie Rinnovabili, strumento urbanistico ambientale che fino ad oggi non si è potuto attivare per via dei repentini cambiamenti imposti in materia dal legislatore nazionale e regionale ma che è tra gli obiettivi prioritari di questa Amministrazione”.