L'Ilva di Taranto |
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Un incontro interistituzionale sull'emergenza dell'area jonica si terra' a Roma il prossimo 15 gennaio. Sul tema delle bonifiche e del controllo i segretari confederali Luigi D'Isabella (Cgil), Daniela Fumarola (Cisl) e Giancarlo Turi (Uil) spiegano che "sono iter che necessitano di un coinvolgimento concreto del territorio e di strumenti di confronto che vanno dalla realizzazione di un Accordo di programma per il tema delle bonifiche che coinvolga anche le altre aziende importanti del territorio come Eni e Arsenale, a mezzi di coinvolgimento informativo, formativo e verifica di tutti i processi di ambientalizzazione prescritti dalla nuova Autorizzazione Integrata Ambientale. Anche per rispondere - spiegano i segretari - ai legittimi elementi di sfiducia e diffidenza della cittadinanza tarantina".
I sindacati apprezzano la nomina dei due esperti indicati dal Consiglio dei Ministri, ma "resta da mettere in campo - dicono - la migliore strategia possibile per utilizzare al meglio gli strumenti e le risorse messe a disposizione del territorio. Crediamo che sul tema delle bonifiche, ad esempio, l'accordo di programma tra territorio, aziende e i vari ministeri interessati possa essere l'elemento di snodo anche ai fini di un adeguamento della dote finanziaria attualmente limitata rispetto alle reali e pressanti esigenze esistenti sul territorio". I sindacati ionici considerano "esigua" la disponibilita' finanziaria indicata per il quartiere Tamburi di circa 8 milioni di euro. "Una previsione che lascerebbe gran parte del lavoro inevaso - insistono - ecco perche' sarebbe utile e importante reperire ulteriori fondi per la riqualificazione del quartiere piu' colpito dall'impatto ambientale dell'industria attraverso il rifinanziamento dei Fondi Fas".
Anche su questo invocano collaborazione: "specie tra enti locali e Regione". Sulla tutela della salute i sindacati fanno un richiamo esplicito al Piano organico sulla salute a Taranto annunciato dal ministro Balduzzi. "Dopo i primi risultati ottenuti grazie ai finanziamenti regionali per il Centro Epidemiologico e la deroga al Patto di stabilita' per l'Asl di Taranto prevista dal decreto ministeriale sull'Ilva che consentira' alla sola Asl tarantina di procedere all'assunzione di medici ed infermieri da impiegare in tema di prevenzione - sottolineano D'Isabella, Fumarola e Turi - ora si tratta di dare corpo al Piano prospettato da Balduzzi con il rafforzamento dei presidi epidemiologici, di diagnosi, cura e prevenzione a livello territoriale. E' innegabile che tutto cio' corrispondera' ad aperture di cantieri e nuovi sbocchi occupazionali anche per i nostri tecnici e le nostre maestranze", spiegano.
"Tutto questo e la sfida di una diversificazione produttiva che tenga conto anche non solo delle bonifiche ma anche degli importanti provvedimenti in favore del Porto di Taranto - dicono infine i segretari confederali - saranno le tracce delle nostre prossime campagne rivendicative". Su questa ipotesi di lavoro Cgil, Cisl e Uil si confronteranno in un incontro interlocutorio che si terra' lunedi' mattina con il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano.
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