LECCE. Il segretario della UIL di Lecce, Salvatore Giannetto, ha discusso oggi i dati risultanti dal bilancio 2012, che parlano chiaro riguardo a come la crisi si faccia sentire come mai prima d'ora anche nelle aziende del Salento: “La crisi sta picchiando forte. L'ombrello della cassa integrazione per ora sta reggendo, ma il dato complessivo del 2012, con un aumento del 10,3% sul 2011, dimostra come la crisi stia continuando a colpire molte nostre imprese e a far transitare sempre più lavoratori verso la disoccupazione”.
I dati sono davvero impietosi se si guarda al rapporto tra il novembre ed il dicembre dell'anno appena trascorso: l'impennata degli ammortizzatori sociali ha prodotto infatti un aumento del 76% delle richieste nell'ultimo mese dell'anno che hanno portato il dato complessivo delle richieste dell'intero anno a 8 milioni e 733 mila, rispetto ai quasi 8 milioni del 2011.
Per Giannetto, il rilancio del territorio, la collaborazione tra enti pubblici ed aziende private che porti alla presa in considerazione di misure tangibili costituiscono la ricetta fondamentale che deve essere seguita per il nuovo anno, al fine di non ripetere alcuni errori già visti in passato: “Il nuovo Parlamento dovrà rivedere le scelte fatte in passato sul mercato del lavoro. Basta con la politica del rigore che penalizza i cittadini e i lavoratori più deboli, frenando la crescita e non offrendo soluzioni per l'uscita dalla crisi. Il nostro territorio necessita di un'importante iniezione di fiducia per il futuro. Sarebbe significativa una riduzione delle esose tasse sul costo del lavoro, una maggiore flessibilità del sistema creditizio in favore di quelle imprese che riprenderebbero così la marcia, nonché il pieno e corretto utilizzo dei fondi comunitari da parte degli enti locali. Senza di questo anche i sistemi di protezione sociale rischiano di essere insufficienti anche se, ad oggi, hanno svolto una funzione straordinaria”.
Alessio Amato
I dati sono davvero impietosi se si guarda al rapporto tra il novembre ed il dicembre dell'anno appena trascorso: l'impennata degli ammortizzatori sociali ha prodotto infatti un aumento del 76% delle richieste nell'ultimo mese dell'anno che hanno portato il dato complessivo delle richieste dell'intero anno a 8 milioni e 733 mila, rispetto ai quasi 8 milioni del 2011.
Per Giannetto, il rilancio del territorio, la collaborazione tra enti pubblici ed aziende private che porti alla presa in considerazione di misure tangibili costituiscono la ricetta fondamentale che deve essere seguita per il nuovo anno, al fine di non ripetere alcuni errori già visti in passato: “Il nuovo Parlamento dovrà rivedere le scelte fatte in passato sul mercato del lavoro. Basta con la politica del rigore che penalizza i cittadini e i lavoratori più deboli, frenando la crescita e non offrendo soluzioni per l'uscita dalla crisi. Il nostro territorio necessita di un'importante iniezione di fiducia per il futuro. Sarebbe significativa una riduzione delle esose tasse sul costo del lavoro, una maggiore flessibilità del sistema creditizio in favore di quelle imprese che riprenderebbero così la marcia, nonché il pieno e corretto utilizzo dei fondi comunitari da parte degli enti locali. Senza di questo anche i sistemi di protezione sociale rischiano di essere insufficienti anche se, ad oggi, hanno svolto una funzione straordinaria”.
Alessio Amato