LECCE. Niente più controlli delle caldaie non a norma con conseguenti spese ed eventuali verbali. A prendere questa decisione è il Comune di Lecce, che dopo un’intesa raggiunta tra l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Guido, e i rappresentanti della società di Maglie che ha effettuato i controlli sugli impianti domestici, hanno deciso per la sospensione dei controlli relativi ai sistemi di termoregolazione interna degli impianti nell’ambito delle verifiche gestite dalla ’Vit’, la società cooperativa affidataria del servizio del Comune di Lecce.
I controlli saranno quindi effettuati seguendo i canoni ordinari, accertando cioè l’eventuale esistenza di fumi fuori norma immessi in atmosfera e non, piuttosto, la presenza di valvole termostatiche, costo che ammonterebbe a circa 800 euro, e di un cronotermostato o dello sbocco della canna fumaria al di sopra del tetto dell’edificio. I rappresentanti della società magliese, infatti, hanno sottoscritto un documento con il quale si sono impegnati a sospendere tutte le verifiche, a patto che ambiente e salute risultino salvaguardati da una positiva analisi dei fumi.
«L’obiettivo – a ha dichiarato l’assessore Guido – è quello di alleggerire il carico di incombenze economiche che gravano sui cittadini leccesi, costretti a pagare negli ultimi tempi diversi balzelli. Quello che mi sta a cuore più di ogni altra cosa è la salute dei cittadini. Non vedo perché si debbano consentire simili vessazioni dal momento in cui l’analisi dei fumi immessi nell’aria risulti positiva e rientri nei parametri previsti dalla legge. Ho chiesto ai rappresentati della ditta di cominciare a pensare ad un eventuale riorganizzazione del servizio mentre, io, dal canto mio, con il mio staff, di qui a breve, predisporrò una nuova campagna informativa per la cittadinanza per rimarcare l’importanza dell’efficienza e del soddisfacimento dei requisiti di legge per tutti gli impianti ai fini del risparmio energetico».
Silvia Resta
I controlli saranno quindi effettuati seguendo i canoni ordinari, accertando cioè l’eventuale esistenza di fumi fuori norma immessi in atmosfera e non, piuttosto, la presenza di valvole termostatiche, costo che ammonterebbe a circa 800 euro, e di un cronotermostato o dello sbocco della canna fumaria al di sopra del tetto dell’edificio. I rappresentanti della società magliese, infatti, hanno sottoscritto un documento con il quale si sono impegnati a sospendere tutte le verifiche, a patto che ambiente e salute risultino salvaguardati da una positiva analisi dei fumi.
«L’obiettivo – a ha dichiarato l’assessore Guido – è quello di alleggerire il carico di incombenze economiche che gravano sui cittadini leccesi, costretti a pagare negli ultimi tempi diversi balzelli. Quello che mi sta a cuore più di ogni altra cosa è la salute dei cittadini. Non vedo perché si debbano consentire simili vessazioni dal momento in cui l’analisi dei fumi immessi nell’aria risulti positiva e rientri nei parametri previsti dalla legge. Ho chiesto ai rappresentati della ditta di cominciare a pensare ad un eventuale riorganizzazione del servizio mentre, io, dal canto mio, con il mio staff, di qui a breve, predisporrò una nuova campagna informativa per la cittadinanza per rimarcare l’importanza dell’efficienza e del soddisfacimento dei requisiti di legge per tutti gli impianti ai fini del risparmio energetico».
Silvia Resta
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