LECCE. Secondo appuntamento con il ciclo di incontri che l’Associazione “Vivere Lecce” ha organizzato per diffondere la conoscenza delle nostre origini, coinvolgendo illustri studiosi dell’Università del Salento e dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.
Sabato 12 gennaio, ore 18.30, all’Open Space di Palazzo Carafa, in piazza Sant’Oronzo, è in programma la conferenze dalle professoressa Elettra Ingravallo, docente di Paletnologia all’Università del Salento, su L’inizio della frequentazione umana nel Salento.
La professoressa Ingravallo racconterà i primi uomini che hanno abitato il Salento, un viaggio nel passato per tentare di offrire uno spaccato dell’antichissima storia del Salento, dalle origini della nostra civiltà .
Il ciclo di conferenze, organizzate dall’Associazione “Vivere Lecce” unitamente al Comune di Lecce e all’Università del Salento è il primo tentativo di dare una comunicazione sistematica della Storia del Salento dalle origini della civiltà sino al periodo normanno, vale a dire per le migliaia di anni che hanno visto lo sviluppo della nostra terra e che solo nell’ultimo quarto di secolo, grazie all’impegno e alla ricerca, soprattutto dell’Università , ha assunto un rilievo che esce fuori dal mito e dalla leggenda che ha sempre accompagnato gli autori antichi.
Sabato 12 gennaio, ore 18.30, all’Open Space di Palazzo Carafa, in piazza Sant’Oronzo, è in programma la conferenze dalle professoressa Elettra Ingravallo, docente di Paletnologia all’Università del Salento, su L’inizio della frequentazione umana nel Salento.
La professoressa Ingravallo racconterà i primi uomini che hanno abitato il Salento, un viaggio nel passato per tentare di offrire uno spaccato dell’antichissima storia del Salento, dalle origini della nostra civiltà .
Il ciclo di conferenze, organizzate dall’Associazione “Vivere Lecce” unitamente al Comune di Lecce e all’Università del Salento è il primo tentativo di dare una comunicazione sistematica della Storia del Salento dalle origini della civiltà sino al periodo normanno, vale a dire per le migliaia di anni che hanno visto lo sviluppo della nostra terra e che solo nell’ultimo quarto di secolo, grazie all’impegno e alla ricerca, soprattutto dell’Università , ha assunto un rilievo che esce fuori dal mito e dalla leggenda che ha sempre accompagnato gli autori antichi.