LECCE. E' stato rinviato a giudizio dal gup di Lecce un portalettere in servizio presso l'Ufficio di Lequile, in provincia di Lecce, che ha mandato al macero quaranta chili di corrispondenza senza provare neppure a consegnarla. Gli illeciti commessi dall'uomo sono stati scoperti nel febbraio 2012, all'esito di una serie di accertamenti scaturiti dalle numerose doglianze dei cittadini di Lequile relative al mancato recapito della posta.
Tra i documenti che erano stati inopinatamente avviati alla distruzione sono stati trovati atti giudiziari, bollette di luce e gas, lettere di Equitalia, nonche' corrispondenza privata.
Il sostituto procuratore aveva contestato al postino i reati di peculato e interruzione di pubblico servizio ma il gup ha decretato il proscioglimento per il primo capo d'imputazione e il rinvio a giudizio, davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Lecce, per il secondo.
Tra i documenti che erano stati inopinatamente avviati alla distruzione sono stati trovati atti giudiziari, bollette di luce e gas, lettere di Equitalia, nonche' corrispondenza privata.
Il sostituto procuratore aveva contestato al postino i reati di peculato e interruzione di pubblico servizio ma il gup ha decretato il proscioglimento per il primo capo d'imputazione e il rinvio a giudizio, davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Lecce, per il secondo.
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