“Nessun punto nascita a Gallipoli e Casarano. Vendola venga nel Salento a spiegare queste scelte”

LECCE. “Le distrazioni del governo Vendola, tutto preso dallo stabilire quando è più conveniente dimettersi e mandare di nuovo al voto i pugliesi, continuano a provocare danni alla Puglia e al Salento. L’eredità che l’attuale presidente della Giunta si appresta a lasciare ai territori è fatta di problemi e criticità che si sono acuite nell’ultimo periodo e di cui presto dovranno rendere conto a tutti i pugliesi. Ci chiediamo con quale faccia l’on. Vendola e il suo partito si presenteranno agli elettori del sud Salento dopo che la Giunta regionale ha bocciato l’emendamento al piano di rientro che prevedeva la conservazione del punto nascita di Gallipoli e Casarano”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro che ha puntato il dito sulla delibera regionale del 27 dicembre scorso che ha modificato il piano di rientro, bocciando l’emendamento presentato dalle opposizioni che prevedeva la conservazione del punto nascita di Gallipoli e Casarano.
“Quale garanzia si può dare ad una donna che deve partorire in stato di urgenza e non può disporre di un punto nascita vicino al luogo dove risiede? Questo può succedere per le donne che abitano nell’area ionica salentina – ha chiesto il capogruppo Udc – in più occasioni abbiamo messo in evidenza e condiviso le preoccupazioni di migliaia di cittadini che si vedono privati di servizi considerati essenziali e primari, come quello del reparto di ostetricia, la cui soppressione nelle strutture ospedaliere di Casarano e Gallipoli, lascia scoperta una vasta area che raggruppa numerosi Comuni ed è meta di migliaia di turisti nel periodo estivo. Speriamo che questo sia l’ultimo ‘regalo’ del presidente Vendola al Salento e non ci siano altre sorprese”.
“Se questo è il governo della Puglia che l’assessore Stefàno dice di volere proiettare a Roma è meglio evitare pessime figure che non gioverebbero a nessuno. In ogni caso – ha concluso Negro – sull’argomento sarebbe gradita una risposta dello stesso presidente della Giunta che da molto tempo non si affaccia su questi territori per spiegare le ragioni di tali provvedimenti che ci hanno riportato indietro di qualche decennio, privando i cittadini di servizi essenziali ed indispensabili”./


Secca la replica del consigliere regionale de La Puglia per Vendola, Dario Stefàno.
“La politica ci insegna che ci si può appassionare a tutto, nel bene della collettività, ma allo strabismo proprio no. Non si può. Perché - prosegue Stefàno - la politica chiama al dovere della coerenza. Per questo non ci appassionano le argomentazioni del consigliere Negro. Perché mentre a Roma predica con il suo partito il rigore, il rispetto delle norme e dei conti ‘a prescindere’, anche quando creano nuova povertà, come ha fatto l'esperienza del governo Monti, a Bari predicano altro. Piuttosto che fare demagogia, allora il consigliere Negro indichi la strada per tenere insieme le indicazioni della Conferenza Stato-Regioni con le aspettative dei territori. Ci indichi almeno ora ed in concreto, visto che non l'ha fatto nemmeno in Commissione quando ne ha avuto la opportunità, per far posto al punto nascita nell'area ionico salentina, che anch'io giudico opportuno, quali taglierebbe tra quelli individuati dall'Assessorato? Scorrano? Galatina? Copertino? Ecco, ce lo dica chiaramente. Fare campagna elettorale per le prossime elezioni politiche strumentalizzando sulle difficoltà dei territori causate dalle imposizioni del governo nazionale è roba da vecchia politica, non è approccio di responsabilità. Per vincere le elezioni politiche bisogna dire cosa si propone per governare l'Italia. Così come fa Negro è la strada più comoda e furba, ma non pagherà".

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